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La Repubblica

Niente più alcolici ai minorenni. La Coop da gennaio ferma la vendita ... Il governo: buona idea. Le altre catene: ci penseremo... Minorenni rigorosamente a secco da gennaio, niente alcol per loro. Almeno alla Coop. Governi di i sinistra o di destra hanno annunciato più volte negli ultimi tempi la volontà di vietare la vendila di alcolici a chi ha meno di 18 anni. Soprattutto dopo l’allarme lanciato ad ottobre in cui si parlava dell’Italia come paese dal record negativo per schiere di precoci bevitori, già sul bicchiere tra gli 11 e i 15 anni.
Ma prima dei politici si sono mosse concretamente loro, le Coop che hanno ufficialmente deciso: dal primo gennaio gli scaffali dei loro 1300 supermercati dedicati a vino, birra, e superalcolici saranno rigorosamente off limits per i minorenni. Una decisione guardata con interesse da altri giganti della grande distribuzione, come Conad che non esclude di seguire la proposta, un’iniziativa approvata in pieno dal governo.
Il sottosegretario alla salute Eugenia Roccella ha infatti annunciato che tra i provvedimenti che a gennaio metterà a punto con il ministro delle politiche giovanili Meloni per combattere la piaga del binge drinking tra i giovanissimi c’è proprio quella di una legge per vietare l’alcol ai minorenni. Oggi infatti in Italia c’è solo il divieto di somministrare alcolici a chi ha meno di sedici anni, non di venderlo nei negozi, nei grandi magazzini o supermercati che così diventano il luogo dove fare scorta, per poi consumare in quantità a casa prima di andare in discoteca, dove le bevande e i cocktail costano troppo per i ragazzini in cerca di sballo In un paese dove il 19,5% degli under 18 beve, dove un ragazzino su cinque si avvicina all’alcol alle medie, dove la percentuale di bevitori adolescenti è raddoppiata negli ultimi dieci anni. Italia in emergenza alcol: dove i consumatori a rischio sono oltre 740 mila, di cui 270 mila ragazze. Tra nove milioni di italiani adulti a rischio e sessanta mila seguiti dal servizio sanitario nazionale.
“Il vero problema è che gli adolescenti hanno cambiato il modo di consumare l’alcol. Io sono di formazione contraria al proibizionismo anche perché vedo che in America o in Inghilterra non è servito a molto. Ma qualcosa bisogna fare”, dice il sottosegretario Roccella. Cambiare la mentalità, il modo di bere. “Una volta nel nostro paese si beveva soprattutto vino e per il piacere di bere, ora vedo ragazzini che bevono con l’unico intento di ubriacarsi nel più breve tempo possibile. Bisogna quindi lavorare sui divieti ma anche sulla cultura”. Intanto ci prova no le Coop: “Ci facciamo carico di un fenomeno pericoloso per le sue ricadute sociali sperando che si arrivi all’emanazione di una legge che riteniamo indispensabile”.


Le cifre...
16,8% - Le ragazze. Tra il ’94 e il 2007 è raddoppiato il numero delle adolescenti che beve.
20% - Adolescenti. Un ragazzino su 5 inizia a bere tra gli 11 e i 15 anni.
9 milioni - A rischio gli italiani che bevono alcol in modo rischioso.


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