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La Repubblica

“I divieti si aggirano solo la prevenzione salverà i ragazzi” ... Lo scrittore Geda: violenze frutto di disagio... “I controlli contro la cultura dello sballo? Un antidolorifico, ma non risolvono il problema. Nelle zone della movida sono funzionali se fatti in modo pedagogico, altrimenti si rischia di restare fermi alle buone intenzioni del “divertimento con sicurezza””. Lo scrittore Fabio Geda (“Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani” e “L’esatta sequenza dei gesti”) li conosce da vicino i ragazzi, perché lavora anche come educatore in una cooperativa che si occupa di disagio minorile.

Vietare le bevande alcoliche da asporto può servire?

“No, un ragazzo mediamente furbo va al discount, fa il pieno di alcolici e li porta in strada quando esce. Le violenze in strada sono il risultato di un disagio che si sfoga in un momento collettivo: la stretta sui controlli può servire se affrontata in maniera pedagogica”.

Un esempio?

"Con un uso intelligente delle forze dell’ordine, magari in borghese, che siano educatori e si mescolino trai ragazzi. Il problema è insegnare un modo diverso di divertirsi. Servono risorse, invece chi lavora con il disagio interviene sull’emergenza e quasi mai sulla prevenzione”.

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