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La Repubblica

Più borse e meno champagne ... Sale Louis Vuitton ma scende il Moét Chandon. La trimestrale del colosso del lusso francese guidato da Bernard Arnault si è fermata a quota 4,02 miliardi di ricavi e ha mostrato una tendenza inedita in tempi di crisi. Il più 11 % della divisione pelletteria ha infatti compensato il crollo del 16% della divisione degli alcolici. La crescita maggiore è arrivata dalla pelletteria Vuitton, piuttosto che dall’abbigliamento di Celine, Fendi e Donna Karan. La crisi ha raffreddato le vendite di profumi, gioielli e champange (meno 35%). Lvmh ha però smentito di aver contattato Diageo (che di Moét Hennessy ha già il 34%) per vendere l’intera divisione alcolici. Un’ipotesi che però alla luce dei risultati non sembra cosi peregrina. Con l’incasso degli champagne Arnault potrebbe comprare tante griffe del lusso che stanno soffrendo per la crisi.

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