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La Repubblica

…La mia vendemmia festa di voci e colori… La cosa che mi piace di più è visitare le vigne, soprattutto durante la vendemmia, è una festa di colori, di voci, di profumi, di rumori, c’è un’allegria antica che ritorna ogni anno, da secoli. E mi piace quando a primavera vado con Giovanni a Villa Rosina, una magnifica villa del Seicento, in provincia di Treviso, dove Sandro Bottega ha sistemato gli uffici per quarantacinque persone, le cantine, la distilleria, tre musei. Acino d’Oro, il nome del nostro vino, è prodotto al Castello di Meleto nel cuore del Chianti a Gaiole: Sandro vuole che lo assaggiamo prima di imbottigliarlo. Ormai credo di aver imparato a distinguere gli aromi e i sapori, mi piace dare il mio parere, sono anni che è nata la nostra collaborazione. Tutto è cominciato nel 1993, una sera d’autunno davanti ad un camino acceso. Sandro, amico da sempre di Mario e di Giovanni Soldati, ci fece assaggiare un prosecco che aveva chiamato Il Vino dei Poeti. Lo trovai fantastico. La passione con cui Sandro parlava del suo lavoro mi affascinò, lo ascoltavo incantata. Perché non facciamo qualcosa insieme? Non ricordo chi di noi lo disse, ma cominciammo a parlare di progetti, all’inizio per scherzo poi con più calore. L’anno dopo nacque Acino d’oro, un Chianti classico. Quando ho letto l’etichetta con le nostre firme mi sono emozionata: Stefania Sandrelli, Giovanni Soldati, Sandro Bottega. E mi sono emozionata quando sia Acino d’oro che Acino d’oro riserva, lanciato nel 2005, hanno ottenuto la certificazione del consorzio Gallo Nero. Intanto dall’abitudine al prosecco sono passata al vino rosso, ho imparato il piacere di bere nel modo e nella quantità giusta. Purtroppo non ho molto tempo, ma cerco di seguire le infinite iniziative di Sandro. Per il centenario di Mario Soldati ha creato nella Linea Maestri, una bottiglia unica: una grappa chiamata Maestri. Nel tempo gli altri Maestri sono stati: Bernardo Bertolucci, Ettore Scola e Alberto Sordi. I prodotti sono tutti biologici: una grappa che non brucia la gola distillata con un suo metodo segreto, una grappa per bambini analcolica al cioccolato, grappe di mirtilli per i giovani. Ha addirittura fatto un catalogo Braille per i non vedenti. E le bottiglie Solo vetro di Murano, lavorato a mano su suoi disegni. Sono state esposte in vari musei. Poche sere fa siamo stati a cena con Robert De Niro, amico di Giovanni dai tempi di Novecento quando lavorava come assistente di Bertolucci. Gli abbiamo regalato una delle ultime creazioni di Sandro, due bottiglie di Grappa Spray. Lui era incantato, prima dalle bottiglie poi dalla grappa spruzzata nel cab. Abbiamo scherzato sulle varie possibilità di uso. Non posso dire di essere diventata un’esperta, ma questa collaborazione cominciata per scherzo è diventata una cosa importante nella mia vita e in quella di Giovanni. Mi sento orgogliosa quando i “nostri” vini vincono premi nel mondo. Per me il vino è un dono della natura. Non dimentico mai la bella definizione di Mario Soldati, che ho avuto la fortuna di frequentare e di amare. Diceva: “II vino è la poesia della terra”.

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