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La Repubblica

Dalle vigne la molecola anti-macchie ... A Montpellier le ricerche di Joseph Vercauteren, tra i più grandi esperti di polifenoli: “Dai tralci ho isolato la viniferina: molto efficace sulla pelle”… L’incontro con lo “scienziato della vite” avvenne quasi vent’anni fa, durante la vendemmia - quando, se no? - nei vigneti Smith Haut Lafitte, nei dintorni di Bordeaux. Da un lato i proprietari del castello, che si sono poi lanciati nell’avventura della cosmesi naturale a base di uva con il marchio Caudalie, termine che indica la persistenza di un aroma in bocca durante una degustazione divino, dall’altro lato lui, Joseph Vercauteren, professore all’università di Montpellier di Farmacognosi, termine che deriva dal greco pharmakon, medicina, e gnosis, conoscenza, e che in sostanza definisce quella scienza che studia le proprietà fisiche, biochimiche e biologiche di sostanze d’origine naturali. In questo caso dell’uva in toto: semi, graspi e tralci compresi.
Vercauteren è un esperto mondiale in polifenoli, molecole che studia da decenni utilizzando anche tecniche di risonanza magnetica nucleare e a Montpellier, alla facoltà di Farmacia, indaga le proprietà biologiche di alcuni polifenoli, naturali e modificati, nel cancro e nelle malattie neurodegenerative e cardiovascolari. L’ultima sua scoperta - frutto di anni di ricerche - si chiama Viniferina, si ottiene a partire dai tralci della vite ed ha un effetto antimacchia. Del resto, empiricamente, i viticoltori della zona usavano da anni “le lacrime” della vite appena recisa per alleviare le macchie, di rossore e ottenere un effetto levigante della pelle del volto. Una scoperta promettente in molti ambiti. “All’Inserm di Montpellier - spiega Vercauteren la stanno sperimentando per la degenerazione maculare e per malattie degenerative, come la sindrome di Stargardt per la quale oggi non c’è cura e che porta alla cecità. Credo che i composti fenolici abbiano un grande futuro nella cura di molte malattie”. Tutti i composti fenolici, del resto, “si trovano nei nostri alimenti - precisa l’esperto - non sono tossici e anzi stanno dimostrando azioni importanti contro malattie circolatorie e renali o il diabete. Inoltre sono antiossidanti naturali, prodotti da piante e la frutta, quindi bisogna incoraggiare un consumo di frutta e verdura”.
Intanto la viniferina, ricavata da vigneti biologici della zona di Champagne Ardennes tenuti segreti, purificata al 100 per cento in laboratorio, operazione complicata e costosa che però ne moltiplica l’efficacia, è utilizzata, coni suoi oligominerali e in percentuali specifiche (con concentrazioni di parti per milione, ppm, tecnica di dosaggio usata in Farmacologia) in molti prodotti della linea cosmetica Caudalie come prodotto schiarente e antimacchia. Ma, oltre alla viniferina, la casa cosmetica francese ha nel suo carniere anche i brevetti che riguardano i polifenoli dei vinaccioli d’uva e il resveratrolo dai tralci di vite. Estratta e stabilizzata con metodi particolari e complessi, “la viniferina - racconta Vercauteren - come tutti i composti fenolici, agisce inibendo la tirosinasi, l’enzima della produzione della melanina e delle macchie scure sulla pelle. Al contrario degli altri, però, ha una efficacia ben maggiore rispetto all’acido cogico e alla vitamina C. Sarà difficile trovare un’altra molecola che riesca a superare il livello di attività antimacchia della viniferina, che resterà senza dubbio la sostanza di riferimento per molto tempo”.

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