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La Repubblica

Piramide in pensione, a dirci come mangiare ora saranno due piatti ... Usa: cambia il simbolo dell’alimentazione. E avanzano frutta e verdura... ...L’evoluzione della piramide alimentare.

La prima versione.

La piramide alimentare venne ideata dal dipartimento dell’Agricoltura Usa nel 1992. Era strutturata con una classificazione orizzontale dei seguenti gruppi di alimenti (dal basso verso l’alto): cereali e derivati; verdura - frutta fresca; carne, pesce, uova, legumi - latte e latticini; zuccheri e grassi.

La modifica.

Nel 2005 la piramide è stata modificata, divenendo “My Pyramid”. La nuova versione mantiene sei gruppi di alimenti, ma le strisce orizzontali sono diventate verticali di colori differenti (da sinistra a destra): cereali (arancio); verdura (verde); frutta (rosso); olio e grassi (giallo); latticini (azzurro); proteine (viola).

L’innovazione.

Addio alla piramide, arrivano i piatti, con l’obiettivo principale della crociata antiobesità: destinare almeno metà della dieta a frutta e verdura. Gli alimenti dovrebbero essere distinti non più in sei ma in quattro categorie: verdura, yogurt e latticini (verde); frutta (rosso); cereali (arancio); proteine (viola).

La dieta mediterranea.

Viene definita dagli studi dello scienziato americano Ancel Keys.

Dal 16 novembre 2010 è patrimonio immateriale dell’Umanità.

Si fonda sul largo consumo dei prodotti mediterranei: pane; frutta; verdura; erbe aromatiche; cereali; olio di oliva; pesce; vino (in quantità moderate).

Si basa su un paradosso: i popoli che vivono nelle nazioni del Mediterraneo consumano quantità relativamente elevate di grassi ma, nonostante ciò, hanno minori tassi di malattie cardiovascolari.

La spiegazione è che la gran quantità di olio d’oliva usata nella cucina mediterranea controbilancia almeno in parte i grassi animali.

La dieta mediterranea diminuisce il tasso di mortalità della coronaropatia (malattia coronarica) del 50%.

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