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La Repubblica

VivereSlow, il più grande festival per musicisti emergenti, la culla della cucina romagnola e la simpatia degli abitanti. Mix da non perdere … Faenza, note e salumi ... È appena terminata, lo scorso fine settimana a Bra (Cuneo),la più bella e importante edizione di Cheese, la kermesse-internazionale dedicata ai formaggi buoni, puliti e giusti. Nel mare d’iniziative che si sono svolte c’è stato un trascinante concerto di Roy Paci e i suoi Aretuska. Roy, senza ombra di dubbio il più grande trombettista italiano, è venuto a festeggiare il suo compleanno con i cittadini braidesi, le migliaia dì visitatori presenti e altri amici musicisti - tra quali per esempio Giorgio Conte. Si è regalato e ci ha regalato una serata che è servita anche per promuovere una raccolta fondi per i “Mille orti inAfrica” che SlowFood vuole realizzare con le comunità della rete di TerraMadre. Racconto di questo bel momento di festa per servirmi un assist e segnalare che Roy Paci sabato 24settembre sarà anche protagonista con un concetto a Faenza per “Supersound”, il più grande festival di musica italiana dedicato agli artisti emergenti. Una nuova iniziativa che porta la matrice del M.E.I., il Meeting delle Etichette Indipendenti, che da anni promuove e supporta giovani artisti e il mercato musicale più difficile, quello dei piccoli, gli esclusi dai circuiti promozionali principali. Una lodevole iniziativa, dal programma ricchissimo e consultabile su internet, che premierà e permetterà a tanti giovani artisti che propongono nuove forme musicali, nuovi stili, di mettersi in evidenza. Sarà la più grande vetrina per quella che è una sorta di biodiversità musicale preziosa, altamente creativa, che va assolutamente salvaguardata. D al 23 al 25 settembre ci sarà dunque l’occasione di godersi spettacoli, tanta musica e buone iniziative gastronomiche in collaborazione con la condotta SlowFood locale, tra le più giovani e attive d’Italia. Come avverrà sabato, con un “Eat-in” una curiosa formula per una cena/manifestazione pacifica, dove si fa convivialità ma anche discussione attorno al cibo e ai suoi problemi. Il tutto a Faenza, nel suo centro storico caratterizzato dalla piazza neoclassica più bella che ci sia nel nostro Paese, Piazza del Popolo, che sarà anche sede degli eventi principi, Faenza tra l’altro è una città che storicamente attrae gente da un po’ tutta la Romagna e oltre perché nel tempo si è costruita la reputazione di un luogo dove si mangia molto bene, e c’è da crederci se ci sono osterie del calibro della “Baita”, dove si pro pone una cucina romagnola fermamente ancorata al territorio attraverso una selezione rigorosa e attentissima di materie prime locali. Nacque come drogheria e ancora oggi il locale principale è li negozio che propone una selezione strepitosa dl n lumi e formaggi. Si pranza e si cena in altre salette: un indirizzo sicuro dove le tagliatelle ai ragù di mora romagnola risultano paradigmatiche. Aggiungeteci la simpatia innata della popolazione locale e sarà dunque una vera esperienza slow quella di perdersi, tra un concerto, una presentazione, una premiazione e un dibattito in mezzo al le vie che ospitano “Supersound”. Non mancate di andare in quella che i faentini chiamano Piazza delle Erbe (Piazza Martiri della Libertà per la toponomastica ufficiale) dove si tiene tre volte a settimana il mercato di riferimento per la città, con contadini e produttori locali di qualità. Chissà poi se resterà il tempo per una visita al museo delle ceramiche più grande del mondo, il Mic, che ospita anche opere in ceramica di Picasso e Chagall e Matisse.

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