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La Repubblica

La Storia ... Bevute d'altri tempi quando il novello era un dolce pasto ... Giovane, leggero, dolce: un sapore che sa di Medioevo. Il vino novello è forse un’invenzione moderna, suggerita da convenienze commerciali, ma le qualità che lo fanno piacere richiamano alla memoria un gusto d’altri tempi. Giovane. Nel Medioevo il vino piaceva fresco. Questione di gusto, ma anche di necessità: conservarlo a lungo in cantina senza deteriorarne il gusto era assai difficile. Perciò, sul mercato, il vino giovane costava più del vecchio, a meno che fossero vini speciali, di particolare pregio e robustezza. Nelle pagine degli agronomi non mancano suggerimenti per rimediare agli effetti negativi di un. invecchiamento non voluto: per esempio si consiglia di aggiungere al vino vecchio del vino nuovo o del mosto, per “ringiovanirlo”.
Leggero. Nel Medioevo divino se ne beveva molto, moltissimo: era di fatto l’unica bevanda. La stessa acqua; spesso inquinata, suscitava sospetto e per precauzione si disinfettava” con un p0’ di alcool, cioè divino. Consumi cli due, tre litri a testa al giorno, o anche più, a quel tempo non erano inconsueti. Il vino era ben più di una bevanda, era un alimento in senso pieno, che forniva una quota importante delle calorie giornaliere (nelle campagne, ciò è rimasto vero fino a tempi recenti). Ma a ciò corrispondeva un tasso alcolico ridotto: si beveva molto vino ma leggero, preferibilmente allungato con l’acqua (mescolare il vino all’acqua era dunque una pratica normale, valida, per motivi diversi, in entrambe le direzioni). Dolce. Una caratteristica del gusto medievale era la predilezione per il vino “dolce”: è l’aggettivo forse più ricorrente per descrivere l’eccellenza di un vino, anche per influenza di un pensiero dietetico che intendeva questo sapore come il più equilibrato e perfetto. Ciò valeva non solo per i vini giovani e leggeri ma anche per quelli invecchiati e forti, importati dall’Oriente (talvolta, per addolcirli, si usava addensarli al calore del fuoco). Nell’estate di san Martino, accompagnare un novello alle castagne è forse il miglior modo per celebrare un rito antico.

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