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La Repubblica

Vendemmia. Porte aperte nelle vigne ... Vigne a perdita d’occhio, la pace della
campagna, il profumo del mosto, il
piacere di una giornata all’aria aperta.
Più che un lavoro, la vendemmia è
una festa. Si fa in compagnia, immersi
nella natura, con ritmi lenti, tra atmosfere romantiche
e paesaggi mozzafiato. La raccolta dell’uva,
un tempo appannaggio di contadini e manovali,
ultimamente è diventata un vero fenomeno,
un piacere da condividere con gli amici, in famiglia
o in coppia: una moda che sta conoscendo
un vero boom. Lo dimostrano, spiega Coldiretti, le
presenze negli agriturismi del nostro Paese, che
quest’anno sono aumentate del 2,5 per cento,
coinvolgendo tre milioni di persone, di cui il dieci
per cento appassionate di vendemmia. Con una
sorpresa: la maggioranza sono giovani.
Si comincia la mattina con la raccolta dell’uva
lungo i filari, che va avanti fino al tramonto, momento
in cui ci si rilassa in compagnia, sorseggiando
sotto il pergolato un bicchiere di vino, davanti
ai piatti della tradizione. Esperienza d’antan,
oggi è anche una scusa per trascorere un weekend in campagna,
tra passeggiate a cavallo, degustazioni e assaggi
di prodotti tipici. Dalla Puglia al Trentino,
dall’Umbria al Veneto, non si contano le aziende
agricole e le cantine che offrono giornate di vendemmia,
visite alle vigne e percorsi enogastronomici.
A partire dalla Toscana, vera regina del fenomeno.
Che quest’anno ha deciso di fare le cose
in grande, dedicando al rituale della raccolta delle
uve un’intera kermesse. Per tutto il mese di settembre
la regione è protagonista, infatti, di Cantine
Aperte in Vendemmia, un viaggio per scoprire
come nascono i grandi vini toscani, dal Brunello di
Montalcino al Chianti Classico, dal Chianti al Morellino di
Scansano, dal Nobile di Montepulciano fino
alle Doc Cortona e Orcia.
“L’esperienza della vendemmia - spiega Violante
Gardini, Presidente del Movimento Turismo
del Vino Toscana-è fondamentale per qualunque
appassionato di vino perché insegnaadassaggiare1’
uva, il mosto e il vino appena
nato”.
C’è l’emozione
di partecipare alla raccolta, seguire le varie fasi
della produzione del vino e conoscere gli esperti,
toccando con mano la loro passione. “La Toscana
- continua Gardini - è la regione leader italiana
per il turismo del vino. E fra le prime 10 wine destination
del mondo in tutte le classifiche internazionali
”.
Tante le cantine pronte ad accogliere gli eno-appassionati.
A Trequanda, alla Fattoria del Colle, si
possono visitare i vigneti, le sale cinquecentesche
della Cappella di San Clemente e della Villa padronale,
le cantine dedicate alla produzione e all’affinamento dei vini,
fino alla degustazione del mosto.
Si fanno visite e assaggi gustosi, per tutto settembre,
alla splendida Cantina Antinori, nel Chianti
Classico. Al Castello di Gabbiano, a Mercatale Val di
Pesa, si esplorano le antiche cantine, sorseggiando
i vini della tenuta. Appuntamento per tutto il
mese anche nella zona di Grosseto, alla
Tenuta La Parrina, e vicino
ad Arezzo, alla cantina Baldetti Alfonso.

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