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La Repubblica

Expo: Padiglione Vino ... Bacco
brinda
italiano ... Due piani e un’ampia terrazza per raccontare storia e futuro di un patrimonio unico, Fra effetti speciali e 1400 etichette regionali da assaggiare ... Arte, vino, cultura con il marchio Italia. Parte con questo bagaglio l’eno-viaggio fra passato, presente e futuro all’interno del Padiglione del Vino di Expo 2015: un fu rouge che coinvolge i cinque sensi e introduce alla storia della viticoltura e dell’enologia attraverso emozioni, colori, profumi, sapori, suoni, luci ed esperienze tattili. Un percorso che inizia in quell’Enotria, o “paese del vino” di oltre duemila anni fa, che dal 1 maggio si ritrova a Milano in “Vino. A Taste of Italy”, i due piani con terrazza progettati da Italo Rota - firma mondiale dell’architettura contemporanea - dove si racconta il Belpaese ricco di un patrimonio unico al mondo con i suoi 544 vitini, un terzo di quelli esistenti in tutto il mondo.
“E un debutto nel debutto per la storia delle Esposizioni universali”, racconta Rota, “visto che per la prima volta in eventi del genere viene dedicato un intero spazio a grappoli, calici, etichette e dintorni”. Un itinerario pensato per emozionare e far conoscere la biodiversità varietale e culturale del nostro vino a visitatori di età, nazioni e interessi differenti. “Biodiversità che brilla al piano terra nella Domus Vinii, cuore del padiglione, e racconta la tradizione del vino con una narrazione sospesa tra l’antico di mosaici e affreschi e il moderno di installazioni e proiezioni video, senza dimenticare la collezione museale con bicchieri e coppe che copre 2.500 anni. Il tutto circondato dal profumi delle uve, e gli aromi della cantina, così come dal suoni da sempre legati al vino, come quello del mosto nei tini o del tintinnio dei calici”. Suoni da testare anche nel “cincin” virtuale in tutte le lingue del mondo che campeggia sulle pareti, insieme alle rappresentazioni dei brindisi più famosi della storia del cinema e dell’arte.
Ai primo piano il vino si fa materia. “Salendo le scale si entra nella Biblioteca”, prosegue Rota, “il sancta sanctorum del progetto dove si può conoscere a fondo l’immensa produzione enologica italiana”. Produzione che durante i sei mesi di Expo può essere degustata scegliendo fra i 1.400 vini rappresentativi di tutte le regioni, guidati da enodispenser e sommelier.
La visita alla Biblioteca e le degustazioni si possono prenotare anche online, sul sito www.vino2015.it o tramite l’app per smartphone. Arricchiscono il viaggio al primo piano i momenti formativi, wine tasting, le tavole rotonde organizzate nell’Agorà dedicata e nella lounge in terrazza.
“Per sei mesi abbiamo ideato un calendario di eventi nel nome del vino”, spiega Riccardo Cotarella, leader di Assoenologi e presidente del Comitato scientifico del Padiglione. “Come gli eno-viaggi tematici che si svolgono il sabato o lo spettacolo finale con protagonisti dell’arte, della moda, della lirica”. La visita termina uscendo attraverso una scala, coperta da una pergolato di viti e assi di botti da invecchiamento ancora odorose divino, che porta nell’hortus esterno.

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