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La Repubblica

Wine resort Quelle vacanze che profumano di vino ... Molte le cantine, in Italia e all’estero, che offrono servizi alberghieri. Ecco tutti gli indirizzi, dal Collio al Chianti, dalle Langhe all’Etna... Esterno tramonto, terrazza di una camera d’hotel, profumo inebriante di bouganville. Immaginate due chaise longue, un tavolino e una bottiglia di Didyme. Davanti agli occhi il mare delle Eolie e la sagoma inconfondibile di Stromboli. Ma prima, una distesa ordinata di filari. Proprio da quelle uve nasce il vino suadente e aromatico - una Malvasia di Salma vinificata secca - che avete nel calice: è il dettaglio che fa la differenza. Siete nella tenuta di Capofaro, il wine resort eoliano di Tasca d’Almerita che da questa estate può anche contare sullo chef Ludovico De Vivo. Molte cantine, oggi, offrono un’esperienza di ospitalità autentica e totalizzante costruita intorno al vino: è questo il valore aggiunto nel mercato dell’enoturismo, fenomeno che ormai ha dimensioni globali (in Cile come in Sudafrica) e che continua a crescere anche in Italia, dalle Langhe all’Etna. Non si tratta più solo di scegliere una zona vitivinicola, fare la lista delle maison da visitare, riempire il bagagliaio della macchina di magnum e grandi annate da riportare a casa. Ben più memorabile è la possibilità di dormire circondati dalle vigne, concedersi verticali da sogno con i vini dell’azienda (senza timori di alcol test, ché tanto la suite è a pochi metri), magari partecipare alla vendemmia, quando è la stagione giusta, appena prima di sedersi a tavola per la colazione. Alla famiglia Moretti va riconosciuta un’intuizione da pionieri: oltre vent’anni fa nasceva l’Albereta, nel cuore della Franciacorta, una residenza di lusso con vista sul lago d’Iseo, fino al 2013 il quartier generale del Maestro Gualtiero Marchesi. Oggi la cucina - molto attenta agli aspetti salutistici - è saldamente in mano a Fabio Abbattista. La Spa è firmata Henri Chenot e molte delle suite affacciano direttamente sulla vigna Leone, da cui nasce un magnifico Chardonnay in purezza. Dalle bollicine Bellavista ai grandi rossi di Castello di Ama: il Chianti Classico Gran Selezione San Lorenzo è stato premiato lo scorso autunno come sesto miglior vino al mondo dall’autorevole Wine Spectator. Se amate questa perfetta e nobile espressione di Sangiovese dovete scegliere la suite Bellavista, affacciata sul vigneto San Lorenzo attraverso una bifora. Sono solo tre gli appartamenti - tutti impreziositi da arredi d’epoca - che Lorenza Sebasti e Marco Pallanti hanno ricavato dalla settecentesca Villa Ricucci nella loro tenuta a Gaiole in Chianti. La storia e la bellezza della Toscana rendono naturale la liaison tra vino e ospitalità. Qui molti imprenditori, anche del mondo della moda, hanno investito. Nel Valdarno Superiore c’è il Borro di Ferruccio Ferragamo, antico borgo medievale trasformato in Relais & Chateaux, dove si produce un ottimo taglio bordolese. Nella Val d’Orcia ecco Rosewood Castiglion del Bosco, di proprietà di Massimo e Chiara Ferragamo, una tenuta di 2mila ettari. Le ville private sono state ricavate da casolari del XVII e XVIII secolo. La mattina si gioca a golf nel campo a 18 buche disegnato da Tom Weiskopf, poi un trattamento La Prairie nella Spa e un tuffo nell’infinity pool e infine a cena nell’osteria o nel ristorante (molti prodotti provengono dall’orto),
I “bianchisti” irriducibili, viceversa, non possono far altro che programmare una vacanza in Friuli Venezia Giulia. Il Collio, in particolare, offre numerose opportunità di charme per gli enoturisti: aristocratico il Castello di Spessa, un maniero del 1200, circondato dai vigneti, che dispone di una cantina medievale con barricaia; accogliente e di eleganza contadina il Relais Russiz Superiore, con sette stanze che portano il nome dei vini di questa storica azienda. Entrambi i wine resort sono a Capriva del Friuli, informazione preziosa per i golfisti perché il percorso è a poche centinaia di metri.

Nel club dei siciliani entra l’antico Baglio ...
Ci sono voluti 5 anni per ristrutturare l’antico baglio seicentesco sulle colline trapanesi ma ne è valsa la pena: Baglio Sorìa è il nuovo wine resort di Firriato inaugurato nel cuore della tenuta di 110 ettari della famiglia Di Gaetano, dove nasce un vino icona come il Camelot. Il club di cantine siciliane che offrono ospitalità di charme (la Foresteria di Planeta a Menfi, Tasca a Salma, Barone di Villagrande sull’Etna e Feudi del Pisciotto nella zona di Vittoria) si fa così più numeroso. L’attenta ristrutturazione di Baglio Sorìa evoca immediatamente l’organizzazione sociale del passato: la casa padronale, le botteghe degli artigiani e la corte interna sono state trasformate in un boutique hotel con undici éleganti camere di design, wine bar, shop e piscina panoramica. Alla guida del ristorante l’esperto Gaetano Basiricò, autore di un cous cous che vale il viaggio. Il 10 agosto Firriato ospiterà qui “Calici di Stelle”, appuntamento per brindare alla Notte di San Lorenzo. La posizione ideale? Il Belvedere, con una vista indimenticabile sul Monte Erice, le saline e le Egadi.

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