Cin cin in sala operatoria ... Fabio Romeo nel suo vigneto. Il capo del centro anti-tumori della Regione Lazio cacciato da un giorno all’altro. Al suo posto un medico noto soprattutto per produrre
vini. E ora il caso è in Procura... Alla Regione Lazio una scena così non si era mai vista. Nemmeno nell’era della flessibilità più spinta ci si abitua a vedere un dirigente che arriva in ufficio e scopre di essere licenziato quando trova la serratura cambiata. E capitato al direttore del Centro tumori della Regione, Lucio Romano Marcellino. Dopo sette anni a capo dell’unità che doveva prevenire il cancro tra i 13 mila dipendenti regionali, l’oncologo nominato da Francesco Storace e confermato da Piero Marrazzo, è stato rimosso ma è il modo che ”ancor l’offende”... ...“Dopo avermi chiesto di optare tra università e Regione, mi hanno cacciato per far posto a Fabio Romeo, un oncologo”, dice Marcellino, “che non ha nessun titolo universitario, non opera in nessuna struttura pubblica e che su Internet è conosciuto prevalentemente come appassionato viticoltore”. Effettivamente, digitando il nome del suo successore sul motore di ricerca “Google” , appare subito il sito persona le www.fabioromeo.it nel quale il medico nominato dalla giunta Marrazzo racconta la sua passione per le botti in castagno e i vitigni siciliani. Basta cliccare sulla sezione “la nostra storia” per vedere affacciarsi sullo schermo il capo dell’unità anti-tumori in versione casual che leva il calice tra i grappoli e brinda virtualmente con il visitatore. Fabio Romeo su Internet si presenta così: “Sono un medico e ho la passione di produrmi in proprio il vino. Nell’aprile del 2000 mi sono comprato un piccolo casolare in Sabina con annesso un piccolo vigneto con uve rosse. Sangiovese, alcune piante di Prugnolo e Sagrantino”...
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