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L’espresso

Tesori in cantina ... Il termine “monopole”, che fondamentalmente indica la proprietà esclusiva di un vigneto da parte di una cantina, descrive una dimensione vitivinicola soprattutto francese (e segnatamente borgognona), ma trova anche da noi qualche interessante applicazione. Uno dei più importanti “grand cru” del Barbaresco, ad esempio, è proprio quel Santo Stefano del comune di Neive (sottozona Albesani) che dal 1964 è unicamente di proprietà della famiglia Stupino dei Castello di Neive (da decenni una parte delle uve della collina sono vendute al noto produttore Bruno Giacosa). Qui nascono due Barbaresco: il Santo Stefano 2006 (26 euro) ammalia per temperamento e succosità, mentre la Riserva Santo Stefano 2004 (32 euro) sembra avere tutta l’intenzione di ricalcare le orme del grande 2001 per complessità aromatica, articolazione gustativa e finezza tannica (tel. 017367171, info@castellodineive.it).

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