Libero Mercato

Ora i Grandi Cru made in Toscana puntano alla Russia … Vitigni di pregio… Sulla costa toscana per il sangiovese si preferiscono i terreni calcarei di galestro e alberese; il merlot trova la sua terra ideale nelle zone più argillose, il cabernet e lo syrah è piantato nelle aree più sabbiose con presenza di arenaria. Ora i produttori di vini delle province della zona (Massa, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto) si sono riuniti nell’associazione dei Grandi Cru della Costa Toscana.

“La nostra associazione - spiega Ginevra Venerosi Pesciolini, presidente dei Grandi Cru - riunisce 73 aziende ed è stata istituita per promozionare i vini e le risorse del territorio. Come Associazione saremo presenti al Vin Expo nel giugno 2009 a Bordeaux. Sempre il prossimo anno ma a maggio inaugureremo la settimana della Costa. Saranno cinque giorni di tour enogastronomici alla scoperta delle province costiere”. Quella della costa toscana è una realtà vitivinicola in grande espansione sotto molti punti di vista. Il terreno vitato è cresciuto da 1.674 a 1.750 ettari con un incremento di territori costieri tutti di altissima qualità, raggiungendo una produzione globale di 7.639.200 bottiglie (prezzo medio di sell in 10 euro) prodotte nel 2007.

“I nostri vini - dice la presidente - sono molto apprezzati all’estero dove esportiamo il 60% della nostra produzione. Il nostro primo paese acquirente sono gli Stati Uniti che da soli assorbono il 25% dell’intera produzione seguiti dal Giappone (15%) e dall’Europa del Nord. Stiamo tenendo sotto costante monitoraggio la Russia che è si un mercato emergente ma che già si posiziona nella fascia alta di mercato. Per quanto riguarda l’Italia posso dire solo che è un mercato che sta diventando sempre più complicato”.