Amarone, che bontà. A fianco di Recioto e Valpolicella, è il vino all’occhiello della cantina veronese. Un’azienda di impronta contadina, che negli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto sulle rive del Garda ... Se 50 anni fa qualcuno, a Mazzano, avesse chiesto dei Viviani, nessuno gli avrebbe risposto. Tutti li conoscevano, infatti, con il soprannome di Bepi. E così, oggi, il loro vino più celebre è l’Amarone della Valpolicella Classico Casa dei Bepi. La loro è la tipica famiglia contadina che ha saputo evolversi nel corso del tempo. Fino alla fine degli anni Settanta il mercato era esclusivamente regionale. Con gli anni Ottanta e soprattutto nel decennio successivo i Viviani compiono il salto di qualità, senza ingrandire troppo le loro dimensioni (attualmente dispongono di 10 ettari vitati). Oggi Claudio Viviani, enologo della cantina, è affiancato nella gestione aziendale dal padre Paolo, che si occupa soprattutto della parte agronomica, dalla mamma Rita e dalla sorella Cinzia. Le scelte di Claudio sono state precise e coerenti con il suo personale concetto di qualità. In vigna ha creato nuovi impianti molto fitti, abbandonando la coltivazione a pergola e sostituendola con il guyot, con l’obiettivo di produrre al massimo un chilo di uva per ceppo. I suoi prodotti risentono della notevole altitudine delle vigne e delle influenze climatiche del Garda e dei monti Lessini. «Il nostro lavoro è simile a quello dei sarti», racconta Claudio. «Cerchiamo di confezionare un abito su misura per ciascun vino che realizziamo. Ogni annata è diversa, i terreni sono differenti, così anche le uve. Tocca a noi interpretare al meglio la loro natura, lavorando bene in vigna, nel fruttaio e in cantina». E proprio il fruttaio è l’elemento di grande originalità rispetto agli altri territori che di solito raccontiamo in questa rubrica. Le uve dell’Amarone e del Recioto riposano, infatti, parecchi mesi (fino al febbraio successivo alla vendemmia) nelle cassette, prima di essere pigiate. Una fase molto delicata, che può esaltare le qualità della materia prima, ma può anche acuirne i difetti. L’affinamento dei vini si svolge poi in tonneau e in barrique, dove l’Amarone riposa per più di tre anni e il Valpolicella Superiore per dodici mesi.
Viviani, Negrar (Vr), Tel. 045/7500286
Da provare
Amarone della Valpolicella Classico Casa dei Bepi 1998
Il vino top dell’azienda; a seconda dell’annata, sono prodotte dalle 6 alle 10 mila bottiglie. Frutto di un blend di corvina, rondinella e molinara, ha colore rosso rubino e profumi che ricordano la viola e il cioccolato. Prezzo medio in enoteca: 54 euro
Valpolicella Classico Sup. Campo Morar ’00
Realizzato usando gli stessi vitigni dell’Amarone,
è una grande espressione del suo terroir. Straordinaria finezza ed eleganza; al naso, sentori di mora e ciliegia, mentre in bocca si colgono accenni di cacao e liquirizia. Prezzo medio in enoteca: 21 euro
Valpolicella Classico 2002
Per capire la serietà della cantina Viviani bisogna assaggiare questo vino. Nonostante sia considerato il prodotto base, esprime un livello qualitativo davvero notevole. Rubino intenso, emana note erbacee e gustose sensazioni di frutti rossi. Ottimo il rapporto fra qualità e prezzo. Prezzo medio in enoteca: 10 euro
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