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Mf / Milano Finanza

Zonin dopo Butera guarda all’Est Europa: il produttore vitivinicolo esclude però la quotazione ... Dopo la Sicilia, dove ha inaugurato la tenuta Feudo Principi di Butera, e dopo la Maremma, nella zona del Monteregio, dove sono necessari invece altri due o tre anni di lavori, Gianni Zonin, tra i primi produttori europei di vini nonché presidente della Banca Popolare di Vicenza, adotterà come strategia di crescita l’espansione verso i paese dell’Est Europa, dove sono ancora vasti i terreni vergini da valorizzare. Scoprire, ristrutturare, insomma partire da zero, come si suol dire, è la strategia di crescita preferita da Zonin, come rivela a Milano Finanza lo stesso produttore. Per cui dopo 10 insediamenti industriali realizzati in Italia (Castello d’Albola a Siena, Tenuta il Bosco a Pavia, Castello del Poggio ad Asti, Monte Oliveto a San Gimignano, Fattoria il Palagio di Siena, Masseria Conte Martini a Brindisi, Principi di Butera a Caltanissetta, Ca’ Bolani a Udine, Podere il Giangio a Gambellara e Barboursville in Virginia) e l’undicesimo in corso di realizzazione in Maremma, Zonin ha deciso di esplorare nuove possibilità oltre i confini nazionali. Le tenute di famiglia hanno ormai raggiunto i 3 mila ettari di cui 1.800 a vigneto specializzato. In tutto lavorano 450 dipendenti, per una produzione di 25 milioni di bottiglie annue. Il Feudo Principi di Butera , su cui Zonin ha investito circa 20 milioni di euro, ha oggi un’estensione di 300 ettari di cui 135 coltivati a vigneto e destinati a diventare 180 entro i prossimi due anni. Quando sarà a regime porterà, come nelle previsioni di Zonin, a un incremento del fatturato di circa il 20%.
A oggi i ricavi del gruppo vitivinicolo italiano raggiungono i 77,5 milioni di euro, con una crescita del 10% rispetto all’anno precedente. Insomma, un gruppo da possibile quotazione in borsa. Cosa che Zonin, però esclude. “Non vengono a visitarmi molte merchant bank”, afferma il produttore, “perché tutti sanno bene che non c’è nessuna intenzione da parte della famiglia di quotare la società in borsa”. Zonin ha attuato negli anni una profonda ristrutturazione dei prodotti alla ricerca della migliore qualità del prodotto. Da Principi di Bufera usciranno quattro nuovi vini., il pregiato Del iella al 100% Nero d’Avola, il Calat, 100% Merlot, il Sanrocco, 100% Cabernet Sauvignon, e il Dissueti, 100% Chardonnay. “Gran parte della nuova produzione prenderà la via del mercato americano”, ha detto Zonin.Ma perché questo investimento in Sicilia? “Considero la Sicilia come una regione che ha un grande futuro per lo sviluppo dei vini rossi” ha sottolineato Zonin, “e poi rispetto a tante altre iniziative industriali qui la popolazione locale ha aderito con grande entusiasmo e partecipazione”.

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