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NASCE ENOSIS, CENTRO RICERCA PIU’ AVANZATO D’EUROPA. INVESTIMENTO DA 8 MILIONI DI EURO

Nasce, nel Monferrato, Enosis, il centro di servizi e ricerca in enologia e viticoltura più avanzato in Europa. E’ situato nella seicentesca Cascina Meraviglia, occupa una superficie di 5 ettari e si sviluppa su 2.500 metri quadrati coperti. Per trasformare la cascina nel modernissimo Centro di servizi e ricerca, l’investimento è stato di 8 milioni di euro.

La struttura comprende laboratori, sale d’assaggio, una cantina virtuale e una sperimentale e una sala per lezioni universitaria, con traduzione simultanea, dedicata a lezioni e degustazioni con 60 posti dotati di “lavaggio” continuo di aria ad umidità e temperatura controllate. Ogni postazione è attrezzata con luci colorate speciali per non falsare il colore del vino, acqua corrente nel cassetto d’assaggio, connessione in rete e videoconferenza. In questa aula ipertecnologica, da ottobre, studieranno sei studenti del quinto anno della laurea specialistica in Enologia dell’Università di Torino.

Alla “Meraviglia” si terranno anche corsi di formazione, specializzazione e aggiornamento ai diversi livelli (enologi, cantinieri, agricoltori). Sono state inoltre allestite una sala per master e una di lavoro per studiosi e specialisti. La “Meraviglia” dispone di un vigneto sperimentale di due ettari e mezzo per lo studio in campo di 37 varietà autoctone italiane, oltre ad alcune alloctone, per affiancare al laboratorio di ricerca la verifica sul campo delle varietà più importanti.

Enosis, fondata nel 1990, da Donato Lanati, enologo di fama internazionale, oggi conta circa 50 aziende clienti. Con Lanati e la biologa Dora Marchi, direttore del Centro, lavora una ventina tra chimici, biologi, agronomi, scienziati dell’alimentazione. Per perfezionare sempre più i vini “sempre con l’obiettivo del rispetto assoluto della natura e delle sue leggi - ha detto Lanati - che ha poi aggiunto: “la ricerca applicata ci consente di cogliere l’attimo preciso in cui i geni di una varietà di vite si esprimono al meglio in un determinato territorio; ci permette di valutare e varabili che intervengono nei processi di produzione e ci stimola ad andare avanti senza commettere grossi errori. Nell' ottica del nostro lavoro il vigneto non è visto come una semplice area di produzione ma un importante tassello, inserito nel mosaico dell'ecosistema. Per la produzione del vino fanno sinergia territorio, storia, tradizione, cultura della società contadina, impegno, creatività, scienza, ma soprattutto gli uomini”.

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