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Nasce un protocollo di cooperazione tra Veronafiere-Fieragricola e la Sichuan International Exhibition Co. Ltd promotrice della Sichuan Agricultural Expo, nuovo accordo sulla Via della Seta siglato da Veronafiere nel ruolo di hub per la Cina e l’Asia

Un protocollo per una nuova cooperazione tra Veronafiere-Fieragricola e la Sichuan International Exhibition Co. Ltd, promotrice della Sichuan Agricultural Expo, che prevede per le prossime edizioni 2017 e 2018 delle rispettive rassegne, l’organizzazione della presenza di collettive di aziende cinesi e italiane produttrici di macchinari, tecnologie e servizi di supporto per i comparti agricolo, zootecnico, vitivinicolo ed ortofrutticolo, con la partnership che si estende anche alla promozione di incontri b2b e di formazione reciproca per la conoscenza dei rispettivi mercati di provenienza. È il nuovo accordo, i cui termini saranno definiti nel dettaglio e firmati a breve, siglato sulla Via della Seta da Veronafiere, in missione a Pechino e Shanghai, nel ruolo di hub fieristico internazionale per la Cina e l’Asia. Nuovi accordi che seguono quelli già raggiunti con player quali Alibaba, 1919, Cofco e Pacco Group Ltd, accanto alla collaborazione pluriennale con lo Shanghai Wine&Dine Festival, l’International Wine & Spirits Show di Chengdu e l’Hong Kong International Wine and Spirits Fair, rinnovati in questi giorni ed ai quali sta per aggiungersi l’intesa con la Fiera di Chengdu (Sichuan). E dall’Oriente a Verona, il 15 e il 16 giugno arriveranno a Veronafiere due importanti delegazioni istituzionali e commerciali, guidate dallo Ccipt (China Council for the Promotion of International Trade, l’organismo cinese incaricato per l’organizzazione operativa di b2b e partecipazioni fieristiche) provenienti proprio dallo Sichuan.

“La Cina con il grande progetto One Belt One Road ha impresso una svolta epocale nei rapporti economici globali - spiega il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese - attraverso l’Aiib, la Banca asiatica degli investimenti, nella quale l’Italia è il dodicesimo Paese aderente con un quota che supera il 2,5%, ha programmato un piano di interventi di oltre 100 miliardi di dollari: una freccia fondamentale per lo sviluppo delle relazioni commerciali sulla Via della Seta. La connettività tra la Cina e la zona euroasiatica, l’Africa e in futuro il Sud America, è anche per l’Italia un’occasione imperdibile: i 65 paesi dell’Asia centrale coinvolti nell’Obor assorbono da soli il 27% delle esportazioni italiane nel mondo ed hanno elevati margini di crescita. Per questo siamo molto attivi in Cina e stiamo progettando un piano di radicamento molto ambizioso nel breve-medio termine, come previsto anche dal nostro piano di industriale”, conclude Danese, che in Cina ha incontrato l’Ambasciatore d’Italia Ettore Sequi, il Console generale a Shanghai Stefano Beltrame, il direttore dell’Ice in Cina Amedeo Scarpa, il presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina Davide Cucino. La Fiera di Verona è presente in Cina dal 1998, ha una sede di rappresentanza a Shanghai, ed oggi è partner di Ice nel Piano per la promozione straordinaria del made in Italy in Cina che prevede 20 milioni di euro di investimenti, e nella creazione di una piattaforma multicanale denominata Italian Wine Channel.

“Salutiamo con favore l’annuncio del Governo cinese, che proprio in questi giorni, ha inserito Chengdu, dove siamo già presenti da anni con le iniziative di Vinitaly, tra le 15 nuove First Tier Cities, cioè i distretti considerati i principali motori di crescita per l’economia nazionale e gli investimenti stranieri - sottolinea il dg Veronafiere, Giovanni Mantovani - anche l’opzione che il Premier Gentiloni è riuscito ad ottenere sul coinvolgimento dei porti italiani, in particolare Venezia, è per noi strategica perché consente ai Paesi del Nord ed Est Europa di trovare nel Nord dell’Adriatico una opzione valida e competitiva per la commercializzazione dei prodotti. Il trasporto navale è determinanti per molti prodotti dei settori agroalimentare e construction di cui Veronafiere detiene alcune tra le rassegne leader internazionali, quali ad esempio Vinitaly, Marmomac e Fieragricola. Rassegne che sono diventate un punto di riferimento consolidato sia per le aziende sia per gli operatori provenienti dalla Cina, con significativi e costanti incrementi delle presenze edizione su edizione”.

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