Vite e vino. Una storia regionale ... Ciascun vino ha un retrogusto solo suo. Un sapore inconfondibile che gli viene dalla terra d’origine, dalla tradizione, dalla mano e dalle tecniche che l’hanno accompagnato nelle fasi di produzione. E quanto a tradizione vinicola la Toscana non ha niente da invidiare a nessuna regione del mondo anzi, forse ha qualcosa da insegnare, come dimostra il quarto volume della collana Storia regionale della vite e del vino in Italia (Polistampa Editore) dedicato appunto all’approfondimento del patrimonio storico, culturale, tecnico e produttivo della vite e del vino in Toscana. A realizzarne una tiratura limitata di appena 2.000 copie è stata l’Accademia dei Georgofili con il contributo di Ente Cassa di Risparmio Firenze e la collaborazione di Paolo Nanni e di ben 30 specialisti di diverse discipline che hanno curato i molteplici aspetti tematici di questa preziosa Storia regionale della vite e del vino. Toscana.
“Il volume, - ha commentato il presidente dell’Accademia Franco Scaramuzzi - è indispensabile non solo per prendere coscienza dei traguardi raggiunti e della posizione d’avanguardia che la Toscana occupa tra i produttori mondiali. Ma anche per affrontare con cognizione di causa le sfide future, soprattutto a livello globale dove si è ormai aperta tra i due emisferi una lotta senza esclusione di colpi basata principalmente sulla rapidità del progresso scientifico: da una parte la tradizione e la garanzia qualitativa delle produzioni, dall’altra lo sfruttamento incondizionato delle tecnologie per la rapida conquista del mercato internazionale”. Nel volume c’è la summa della cultura enologica toscana, dalla storia del paesaggio alle arti figurative.
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