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Nazione / Giorno / Carlino

Ubriachi alla guida, ora si perde l’auto ... Codice stradale più severo con chi supera il limite di 1,5 grammi per litro. In vigore da ieri: ogni giorno a rischio 30 vetture... Ragazzi, occhio: se vi
sbronzate (e poi guidate) sono
guai. Da ieri più che
mai.
Il decreto legge sulla sicurezza
pubblicato lunedì sulla Gazzetta
Ufficiale e in vigore appunto da ieri
prevede fra prima il sequestro e
poi - dopo alcuni mesi con la
sentenza di condanna - la confisca
dell’auto per chi viene sorpreso
al volante con un tasso alcolico
superiore all’1,5 g/l. Confisca
vuol dire: esproprio definitivo
in favore dello Stato.
Cioè: quell’auto non sarà
più tua e dovrai comprartene
un’altra se e quando vorrai e potrai
tornare a guidare. C’è una sola
deroga: niente confisca se il veicolo
appartiene a una terza persona.
Ma è l’unica eccezione, per il
resto vale il pugno di ferro imposto
dal nuovo Governo.
Sono quindi
in arrivo spiacevoli
sorprese per migliaia
di italiani e un
nuovo tesoretto (in
parco automobili)
per le casse statali.
Se tanto mi dà tanto, già ieri
(primo giorno di attuazione della
nuova norma) una trentina di automobilisti
hanno probabilmente
dato l’addio alla loro vettura. Questo
dato è figlio della seguente stima:
negli ultimi sedici mesi, quasi
15mila italiani sono stati sorpresi
alla guida con un tasso superiore
all’1,5 g/l e la media quotidiana
fa appunto 30. Si alza vertiginosamente,
questa media, se si prendono
in esame soltanto i week end,
dove i controlli - e magari l’euforia
alcolica - si impennano. Pensate
che nei soli primi quattro mesi
del 2008 (sui quasi 60mila controlli
effettuati dal venerdì sera alla
domenica sera da polizia e carabinieri),
più di 8mila persone sono
risultate positive all’etilometro
e 2300 avevano un tasso superiore
all’1,5 g/l. Vuol dire: 143 persone
a week end. Più di settanta al
giorno. Più del doppio della media.
Una strage di automobili e
un salasso economico per tanti italiani
(e tantissimi giovani).
Adesso voi lettori vi domanderete:
ma come si fa a raggiungere
un tasso alcolico di 1,5 g/l? Quando
si rischia di vedersi davvero
‘scippare’ dallo Stato (a ragione,
intendiamoci) la propria vettura?
Nella tabella qui a destra vi proponiamo
una simulazione, nella quale
abbiamo preso ad esempio due
ragazzi (un uomo e una donna) di
25 anni. Detto che non esiste una
regola infallibile e che mille variabili -
primo fra tutti il metabolismo
personale - possono condizionare
il test, è però
evidente che per finire
nei guai bisogna
avere bevuto, e
parecchio. In genere
l’uomo “resiste”
di più, la donna un
po’ di meno.
Ma di una cosa potete stare
tranquilli: se andate al ristorante
e pasteggiate con un paio di bicchieri
di vino, oppure con una birretta
media, non vi succederà nulla.
Non sarete positivi all’etilometro
(e quindi non solo non vi avvicinerete
all’1,5 g/l letale, ma neppure
andrete sopra lo 0,50 g/l previsto
come limite massimo dalla
legge) e nessuno si sognerà di confiscarvi
l’auto. Conserverete patente
e automobile. Solo chi si
sbronza - e forte - passa guai seri. Un altro interrogativo che molti
di voi si potranno porre è il seguente:
ma che fine faranno le
quindicimila auto che ogni anno
(speriamo però che il numero si
abbassi) diventeranno di proprietà
dello Stato? Risposta: andranno
all’asta, oppure saranno utilizzate
dalle forze dell’ordine. Per
quelle che andranno all’asta, molti
auspicano che il ricavato finisca
in un apposito fondo per la sicurezza
stradale.
La “rivoluzione” che vi illustriamo
in queste pagine, costituisce
un passaggio chiave nella lotta
contro l’alcol e per la sicurezza
stradale, lotta che negli ultimi
due anni ha cominciato a dare eccellenti
risultati, grazie anche
all’intensificazione dei controlli
da parte delle forze dell’ordine,
che sono passati dai 200mila scarsi
del 2005 agli 800mila del 2007.
E per il 2008 si potrebbe arrivare
addirittura ai 2milioni.
Ma in altri Paesi - vedi la Francia,
o vedi la Spagna - i test contro
l’etilometro sono anche 8milioni
all’anno. E non è una “persecuzione”: tutti gli studi dimostrano
che un buon 30% degli incidenti,
soprattutto nelle ore notturne
e nei week end, è causato dalla
guida in stato di ebbrezza. O, peggio
ancora, sotto l’effetto di sostanze
stupefacenti. Quasi duemila
italiani muoiono ogni anno sulle
strade per colpa dell’alcol o della
droga.

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