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Vino. Invito ai giovani. Bere ‘intelligente’ ...
I sommeliers: “Una scelta consapevole”... Sono sempre di più i giovani
che si avvicinano al mondo
del vino. Molti lo fanno per
puro piacere, senza cioè conoscere
la storia e la cultura dei territori,
senza seguire le regole degli
abbinamenti. L’abbiamo
soprannominato un modo
anarchico e poco ortodosso, di
avvicinarsi al mondo enologico.
Un approdo che tuttavia non va
condannato. Il perché è presto
spiegato: il fatto che preferiscano
un calice di vino sorseggiato al
tavolo di una tranquilla enoteca ai
beveroni e agli intrugli bevuti con
la colonna sonora assordante di
alcuni locali, anticamera ideale alle
stragi del sabato sera, è già un
passo avanti.
Il bere consapevole
combatte la cultura della
fuga dalla realtà da parte
di molti giovani che
devono essere tenuti
lontani dall’abuso di
alcol. La legge c’è:
nel nostro Paese la
vendita di bevande
alcoliche ai minori
di 16 anni è vietata,
sanzionata
pesantemente, con
multe salatissime e
chiusura degli
esercizi che
contravvengono. Però,
nessuno la fa rispettare
nell’ipocrisia e nell’indifferenza
generale, favorendo gli interessi
delle multinazionali. Invece,
andrebbe osservata e applicata in
maniera rigorosa. Nell’attesa noi
dell’Associazione italiana
sommeliers ci adoperiamo per
promuovere il bere consapevole.
Col trascorrere del tempo, e magari
complici le ferie estive, gli
enonauti dell’ultima generazione
che preferiscono la riflessione allo
sballo, si abitueranno a conoscere il
vino, a studiarlo, a degustarlo per
cogliere tutte le sue sfumature.
Perché se bere acqua è una
necessità, degustare il vino, se ce lo
consentite, è un’arte. Compito
di noi sommelier sarà
aiutarli in questa
evoluzione
proponendoci non
come giudici e critici
severi ma come anello
di congiunzione tra
produttori e
consumatori. Per
trasformare il bere
alternativo in bere
intelligente.