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Nazione / Giorno / Carlino

“Vendemmia, ottima annata. Tempo permettendo” ... L’uomo ormai non può più quasi niente. Tutto è nella mani del ciclo. Piogge abbondanti significheranno problemi rimediabili (forse) in cantina, viceversa un fine estate assolato e asciutto regalerà un ottimo vino e un’annata che potrebbe anche essere indimenticabile. Si avvicina il tempo della vendemmia e iniziano le previsioni sul vino del 2008. Enologi e vignaioli ne sono consapevoli: d’ora in avanti molto, se non tutto, dipenderà dalle condizioni climatiche. Tuttavia, le previsioni fanno ben sperare, perché se l’estate è arrivata in ritardo e dopo una primavera piovosa, da giugno in poi il sole non è mai
mancato e i temporali di Ferragosto hanno dato refrigerio alle vigne. La prima regione a partire con la raccolta delle uve è stata come sempre la Sicilia. Lo stesso ministro dell’Agricoltura, Luca Zaia, ha voluto tagliare il primo grappolo di Chardonnay, l’uva più precoce e delicata dell’isola. Tanto delicata, che la vendemmia si fa di notte.

Sarà proprio il Sud, secondo un’analisi di Confagri, a dare un contributo notevole alla produzione vinicola italiana. Grazie all’estate calda si ipotizza un incremento di circa l’otto per cento rispetto al 2007, mentre per il resto del Paese le stime parlano di andamenti in linea con lo scorso anno o di aumenti contenuti (2-3 per cento).

Se in Sicilia già si raccolgono le uve, in Toscana si va invece verso una vendemmia tardiva, con dilazioni nell’ordine di una decina di giorni. Accadrà soprattutto per il Sangiovese, l’uva principe della regione, da cui si ottengono Chianti, Brunello e Nobile di Montepulciano. La colpa, secondo l’enologo Roberto Bruchi, direttore di Aprovito (l’associazione produttori vitivinicoli toscani) “è della primavera piovosa e umida e dell’estate arrivata in ritardo”.

Una situazione che avrebbe anche potuto compromettere il raccolto, ma per fortuna non è stato così. Anzi, in Toscana si attende una vendemmia ottima (“Ci sono tutte le caratteristiche per un’annata eccellente”) e abbondante (“Dovremmo essere sui numeri del 2007, dai 2 milioni e 500mila ai 2 milioni e 800mila ettolitri”, dice ancora Bruchi). Previsioni confermate da un “big” dei produttori toscani: Frescobaldi. “Se l’andamento climatico resterà buono - spiega l’enologo Nicolo d’Afflitto — avremo una bella vendemmia con vini molto equilibrati naturalmente, tannini vellutati e buone acidità”.

Stesse sensazioni che si hanno in Lombardia, dove Livio Cagnoni, presidente di Ascovilo (associazione dei consorzi dei vini lombardi) sintetizza così la situazione: “Produzione quantitativa lievemente inferiore al 2007, livello qualitativo valido e interessante, ma per Chardonnay e Pinot le premesse sono davvero molto interessanti”.

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