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Pericoli al volante, linea dura senza sconti ... La lettera... Egregio Dottor Pandolfi, conosco bene le conseguenze di una guida scorretta come il distrarsi per qualche manifesto o guidare in non perfette condizioni fisiche. Ma la guida in stato di ebbrezza rappresenta un problema più grave, che finisce per creare effetti drammatici non solo a se stessi, ma sempre più spesso a incolpevoli cittadini. Un’azione incisiva contro gli incidenti provocati da chi guida ubriaco deve necessariamente appoggiarsi a controlli più severi e alla certezza della pena. Quanto ai primi, la proposta presente in Commissione Trasporti prevede che il 20% delle multe vada in un fondo per la sicurzza stradale, potendo così agire sia sul fronte dei controlli (repressione), sia su quello della segnaletica stradale (prevenzione). Quanto alle pene sono dell’avviso che, oltre a dover essere certe, debbano essere più dure, senza tabù di sorta. La proposta di legge è ampia e prevede una molteplicità di interventi che vanno oltre il solo giro di vite verso chi beve e poi guida. E’ una proposta aperta a miglioramenti e contributi, non blindata, ma le linee guida sono precise e tendono ad un unico obiettivo: ridurre le vittime di incidenti che rappresentano un bollettino di guerra con oltre 5.000 morti e 300.000 feriti l’anno.

Mario Valducci

Presidente IX Commissione Trasporti Camera dei Deputati

Caro Presidente, avanti pure con la linea dura: con noi sfonda una porta aperta. C’è un però: è vero, come scrive Lei, che “la guida in stato di ebbrezza rappresenta un grave problema”, ma un povero Cristo che beve un bicchiere di vino a tavola e poi si mette al volante non è un pericolo pubblico in stato di ebbrezza! Ecco perché portare il tasso alcolico da 0,5 a 0,2 (o addirittura a 0) rovina solo la vita a questi poveri Cristi e non fa neanche il solletico ai veri pericoli pubblici, ubriachi marcì e magari anche assassini. Ci dia retta, lasci perdere gli zero virgola. Un bicchiere di vino o una birra media non uccidono nessuno; gli ubriachi sì. Si concentri su di loro.