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Nazione / Giorno / Carlino

Grandi bottiglie a piccoli prezzi ... territorio maremmano. La maison di Elisabetta
Geppetti ha in catalogo classici del territorio, dal
Morellino di Scansano docg allo strepitoso Saffredi,
blend di cabernet sauvignon, merlpt e alleante, al
delizioso Solalto, vendemmia tardiva di traminer e
sauvignon. Ma il vino bandiera resta il Morellino
con cui Elisabetta ha un legame particolare:
“Insieme abbiamo cominciato nel 1985 e
vendemmia dopo vendemmia ho continuato a
dedicargli grande attenzione perché è espressione
piena e costante del territorio e perché i vini
giovani, fruttati, morbidi rendono la vita di tutti i
giorni più serena”. Il morellino Le Pupille è
diventato cosi uno dei vini
maremmani più amati (e più premiati).
Nasce in 30 ettari (l’azienda ne conta
60) a circa 250 metri di altezza tra
Scansano e Magliano. L’annata 2008 è
come sempre una cuvée dominata dal
sangiovese cui si aggiungono anche
alleante e malvasia nera. Profumi
straordinari, prepotenti, frutti di bosco
al naso e in bocca tannini ancora
nervosi ma grande souplesse, eleganza.
Chi vuole, lo beva fra 2-3 anni, “per
vedere l’effetto che fa”. In enoteca sui
9 euro. MORELLINO DI
SCANSANO docg 2008, Fattoria Le
Pupille Info: www.elisabettageppetti.com.

Sandro santini è uno dei più affermati vigneron della Romagna. La sua Tenuta Santini sta a Coriano, un terroir straordinario ai confini con le Marche. Giacimenti gastronomici straordinari, una delle culle d’elezione del sangiovese romagnolo. Tre i vini: il taglio bordolese Battarreo (sangiovese, cabernet e merlot), il sangiovese riserva Cornelianum, e il sangiovese base Beato Enrico, dal nome dello zio, instancabile promoter delle virtù enogastronomiche della Romagna. La tenuta rinasce negli anni ’60 grazie ai fratelli Giuseppe e Primo Santini. La scelta per la qualità è netta. Grazie anche ai consigli di un enologo come Lorenzo Landi, i loro vini hanno scalato le guide. Qui puntiamo ancora sul sangiovese base, il Beato Enrico, che nel millesimo 2007 ci regala ancor più piacere. Freschezza, poco legno, al naso è frutta rossa matura, bocca calda e avvolgente, grande bevibilità, nonostante i 14 gradi. In enoteca sui 9 euro. Beato Enrico 2007, SANGIOVESE DI ROMAGNA SUPERIORE, Tenuta Santini Info: www.tenutasantini .com.

CORVO è brand storico dell’enologia siciliana. Fa riferimento al gruppo Duca di Salaparuta, il più importante polo vinicolo isolano che rappresenta tre marchi storici: Florio, dal 1833 sinonimo di marsala; Duca di Salaparuta, linea top, e Corvo, cioè l’enologia siciliana nel mondo. Dopo mille traversie il gruppo è passato dalle mani della Regione Sicilia in quelle del gruppo Ilva di Saranno che ha investito e rilanciato i vari brand aziendali. Corvo è la linea classica da consumo quotidiano e la più venduta all’estero. E’ il marchio grazie al quale tanti hanno conosciuto il nero d’Avola, quando la Sicilia era ancora un continente enologico sconosciuto. Per la moderna distribuzione è stata creata una linea di selezione Terrae Dei con due bottiglie top scorer nelle vendite: il nero d’Avola e il bianco Grillo. Abbiamo assaggiato il rosso 2007 e confermiamo un giudizio di straordinario rapporto qualità/prezzo. Nero d’Avola in purezza, al naso da un bel fruttato rosso, al palato è equilibrato, morbido ma non spento, e anche i legni (8 mesi fra botti e barrique) sono giusti. Nella grande distribuzione sui 7 euro. Terrae Dei nero d’avola 2007, corvo. Info: www.vinicorvo.it

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