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“Sicurezza stradale, dallo Stato 1,5 milioni” ... È un’associazione che sarebbe felice di non veder aumentare il numero degli iscritti. Ogni anno, invece, il bilancio cresce. Tragicamente. È l’Associazione italiana familiari e vittime della strada. “Quest’anno le nostre preghiere hanno 4731 anime in più da ricordare e oltre 15mila familiare da consolare e sostenere”, ha riferito l’Aifvs ieri, Giornata mondiale della memoria delle vittime della strada. Una strage continua che anche il Papa ha ieri ricordato, al termine della preghiera dell’Angelus. E il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, ha annunciato un ulteriore stanziamento di un milione e mezzo di euro per promuovere la sicurezza stradale. “Incoraggio tutti coloro che percorrono le strade del mondo alla prudenza, nello spirito di responsabilità per il dono della salute e della vita propria e altrui. Il Signore - ha auspicato papa Ratzinger - protegga quanti viaggiano e benedica tutti”. Un appello alla prudenza nella guida che cade troppo spesso nel vuoto. Soprattutto tra i più giovani. “In Italia i dati indicano quasi cinquemila decessi, con una media di tredici morti al giorno. I giovani sotto i trent’anni sono i più colpiti: la fascia d’età 25-29 è quella con il numero di morti più elevato, mentre in quella tra i 20 e i 24 anni si registrano più feriti”, riferisce Carmelo Lentino, portavoce di Basta Un Attimo, campagna nazionale per la sicurezza stradale. Nel 2008 ci sono state in Italia 4.731 vittime di incidenti stradali. Sono stati uccisi 598 pedoni: molti anziani, donne, bambini usciti di caa a piedi e mai più tornati. In Europa, soltanto la Polonia ha fatto registrare una cifra ancora più alta, 5.437 vittime. “L’Italia - aggiunge Lentino - occupa un imbarazzante undicesimo posto nella corsa verso l’obiettivo europeo di dimezzare le vittime entro il 2010. Meglio di noi, sul versante prevenzione, hanno fatto Lussemburgo, Portogallo, Lettonia, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Estonia, Irlanda e Paesi Bassi”, sottolinea l’Aifvs. Denuncia Alessandro Marchetti, segretario generale del Sulpm, il sindacato unitario della polizia municipale: “Ogni anno a Roma e nel Lazio è come se ci fosse un terremoto e ci sono sicuramente più morti di quanti ne ha fatti il sisma in Abruzzo. La vera emergenza non è l’influenza ma la sicurezza stradale”. Gli incidenti sono la prima causa di morte nelle persone sotto i 40 anni. “Il milione e mezzo di euro in più andrà a rinforzare il bando da tre milioni destinato a finanziare le iniziative di contrasto alle stragi del sabato sera, attraverso il sostegno alle attività sul territorio”, ha precisato il ministro Meloni. Che ha annunciato l’Operazione Naso Rosso, un progetto affidato all’Istituto Superiore di Sanità, per sensibilizzare anche chi lavora nei locali frequentati dai ragazzi al problema della guida sotto l’effetto dell’alcol.

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