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Nazione / Giorno / Carlino

Un bicchiere al museo ... Quattro giorni di “Vino ad Arte”... Visite guidate e degustazioni nei templi del bello... A Galileo piaceva il vino: quello di Sofignano, Val di Bisenzio. Lo facevano alla Vigna delle Veneri, nella zona di Vaiano, i Buonamici (di nome e di fatto: quell’anno, per Galileo, fu l’ultima estate di quiete...) che offrivano allo scienziato le leccornie preferite: pere, “stiacciata” con l’uva, melagrane, tartufi. Adesso nel Borgo delle Fornaci lì c’è il Frantoio consortile della Valbisenzio. Uno dei ventidue luoghi toscani che segnano, da oggi a domenica, il cammino di “Vino ad Arte”, programma di conferenze, degustazioni e speciali visite gratuite in una bella collana di musei creato per Vignaioli & Vignerons, il grande meeting dei produttori e degli appassionati di vino creato in Toscana dalla Regione e da Slow Food. A Vaiano l’appuntamento è sabato dalle 15 alle 19, info 0574 946294.

Un brindisi al museo, e perché no anche un incontro con chi in Toscana ha fatto la storia del vino. Le iniziative sono davvero tante, ma di sicuro un grande fascino ce l’ha l’incontro, oggi alle 17,30 all’Altana di Palazzo Strozzi di Firenze, con “La grande tradizione raccontata”, le voci live delle case vinicole Antinori, Folonari, Frescobaldi e Mazzei; e subito dopo, sale aperte a Palazzo Sacrati Strozzi dove 10 produttori riproporranno in “Una splendida annata” il magico 1997. Poi, volendo, domani alle 19 alle Leopoldine di Piazza Tasso, Leonardo Romanelli e Andrea Gori condurranno “Santo è il suo nome”, cinque vinsanti a raccontare secoli di Toscana.

Il Museo del Tessuto di Prato (via S. Chiara 24, tel. 0574 611503) offre la visita alla mostra sui “Tessuti degli zar” in abbinamento a un paio di degustazioni tutte particolari: stasera alle 21 “Acqueviti &cioccolato”, venerdì alle 19 vini a base di uva verdea sposati a formaggi, come ai tempi delle ambascerie russe. Si beve Chianti Classico mentre si visita, sabato mattina, il Museo Santa Maria della Scala di Siena (tel. 0577 224811) o lungo il percorso della collezione d’arte contemporanea (dieci opere in vari ambienti della tenuta) al Castello di Ama di Gaiole in Chianti, ancora sabato mattina (tel. 0577 746031). A ogni zona il suo vino: sarà Carmignano, piccola nobilissima docg, per il Centro Pecci di Prato (venerdì dalle 19, tel. 0574 531828) o per il Museo Ardengo Soffici di Poggio a Caiano (sabato dalle 16, 055 8701280). Sarà invece il Brunello la guida alla visita al suggestivo Museo del Vetro e della Bottiglia al turrito, austero Castello Banfi di Poggio alle Mura (sabato: e attenti al fantasma...); oppure la storica Vernaccia per la Spezieria di Santa Fina e il Museo, appunto, della Vernaccia a San Gimignano (sabato, tel. 348 2548237); saranno gli emergenti vini della costa per un brindisi di fronte a un bucchero etrusco al Museo Archeologico di Populonia (domenica, 0563 221646) o di fronte allo scheletro di un animale preistorico al Museo di Storia naturale del Mediterraneo di Livorno (sabato, tel. 0586 266711).

Nel percorso anche l’Archeologico di Cortona, il Museo della vite e del vino a Rufina, il Museo della Mezzadria a Buonconvento, il Museo della Ceramica a Montelupo, Palazzo Fabroni a Pistoia e, a Firenze, Casa Siviero e la Sinagoga. Con un prete cattolico e un rabbino a parlare di vino. Nessuno stupore: la prima vigna la piantò Noè. E il Cantico dei Cantici è il più bel poema enologico (oltre che erotico) dell’antichità.

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