02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Nazione / Giorno / Carlino

Verona ... “Siamo in rampa di lancio”... Mantovani, direttore generale: “Veronafiere è in crescita. Il merito? Eventi leader a livello mondiale”... Un altro anno positivo. Nonostante i venti di crisi che ancora soffiano sul sistema fieristico nazionale ed europeo, Veronafiere - la società presieduta da Ettore Riello - conta di chiudere il bilancio 2009 con un fatturato (82 milioni di euro) in crescita del 18 per cento rispetto alle previsioni. E sulla rampa di lancio c’è anche un nuovo piano industriale da 70 milioni di euro di investimentì in 5 anni. Qual è il segreto di questo risultato? Ce lo spiega il direttore generale Giovanni Mantovani.

La crisi non ha avuto nessuna ripercussione?

“La difficile congiuntura economica ha portato le aziende a concentrare i propri investimenti sugli eventi fieristici più importanti. E noi fortunatamente ne abbiamo parecchi che sono leader a livello mondiale. Ecco perché abbiamo registrato una tendenza diversa rispetto all’andamento del mercato. Inoltre, siamo un organizzatore diretto di eventi: il 90 per cento sono di nostra proprietà. Questo ci ha permesso di investire molto e con buoni risultati sulla creazione della domanda”.

L’indotto per il territorio veneto?

“Circa un miliardo di euro, calcolando che l’indotto generato dall’attività fieristica è pari, secondo le autorevoli stime dell’osservatorio Cermes dell’università Bocconi, ad almeno 10-12 volte il fatturato dei quartieri”.

A dicembre avete adottato anche il nuove piano industriale. Gli obiettivi?

“Sono quattro. Il mantenimento e rafforzamento delle nostre manifestazioni leader sia in Italia che all’estero, la razionalizzazione dei costi di circa il 10 per cento (anche per offrire ai nostri clienti servizi a prezzi più leggeri) e l’ampliamento dell’offerta attraverso la realizzazione di nuovi eventi:
come Motor Bike Expo che a gennaio ha raggiunto i 100mila visitatori. Infine, una particolare attenzione allo sviluppo di nuove opportunità sui mercati esteri, sia direttamente (con iniziative come Vinitaly tour) sia indirettamente col supporto di operatori esteri”.

Un piano che vale?

“Circa 70 milioni di euro di investimenti. Risorse autofinanziate e ripartite in cinque anni, di cui 23 milioni utilizzati per l’ammodernamento del quartiere fieristico e del sistema dei parcheggi e 18 milioni per la realizzazione di due nuovi padiglioni che porteranno la superficie espositiva da 137mila a 150mila metri quadri lordi coperti”.

Segno che avete pochi debiti...

“Non ne abbiamo quasi per niente e ne faremo qualcuno. Ma restando sempre sotto le possibilità normali di una azienda come la nostra”.

Non è frequente nel panorama fieristico italiano...

“No, è una situazione decisamente inusuale. Diciamo che siamo una sana testimonianza del fatto che si può fare azienda facendo bene il proprio mestiere, pagando i propri investimenti e ricorrendo all’indebitamento in misura sostenibile”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024