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Nazione / Giorno / Carlino

Rivella, signore del Brunello ... Il guru degli enologi eletto presidente del Consorzio: il nostro vino tornerà al top... Nominati vicepresidenti Cortonesi, Pacenti e Cinelli Colombini... Ezio Rivella, astigiano, 77 anni, è il nuovo presidente del Consorzio dei produttori del Vino Brunello di Montalcino. Subentra a Patrizio Cencioni e sarà affiancato da tre vicepresidenti: Donatella Cinelli Colombini, Marco Cortonesi e Giancarlo Pacenti. Rivella è cavaliere del lavoro dal 1985, e dopo aver ricoperto il ruolo di vicepresidente di Villa Banfi Cellars e direttore generale di Villa Banfi, ora è produttore a Montalcino, presidente dell’azienda Pian di Rota. Rivella è stato anche presidente dell’Unione italiana vini, del Comitato nazionale vini Doc, dell’Unione italiana ed internazionale degli enologi, nonché vicepresidente dell’Office international de la vigne et du vin di Parigi e presidente della Confederazione italiana della vite e del Vino-Unione Italiana Vini. “Dobbiamo lavorare tutti insieme - ha affermato Rivella - e riposizionare Montalcino al vertice della vitivinicoltura italiana; lavorerò per tutti e sarò il presidente di tutti”. Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino è nato nel 1967 all’indomani del riconoscimento della Doc, e conta 250 produttori (di cui 200 imbottigliatori). Gli ettari a vigneto nel territorio di Montalcino sono 3.500, così ripartiti: 2.100 ettari coltivati a Brunello di Montalcino; 510 ettari coltivati a Rosso di Montalcino; 50 ettari coltivati a Moscadello di Montalcino; 600 ettari coltivati a Sant’Antimo Doc; la restante parte è coltivata a Igt. Il Consorzio tutela e valorizza tutti e quattro i vini a denominazione di Montalcino: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello di Montalcino e Sant’Antimo. Il Brunello di Montalcino è conosciuto in tutto il mondo e ogni anno vengono prodotte 6,5 milioni di bottiglie. Inoltre, sono 4.000.000 le bottiglie di Rosso di Montalcino, 80.000 di Moscadello di Montalcino e 500.000 di Sant’Antimo. Gran parte della produzione del vino di Montalcino (circa il 60%) è destinata all’esportazione, con un giro d’affari complessivo di circa 140 milioni di euro. Considerato il re dei vini, il Brunello in pochi decenni ha fatto salire alle stelle il valore dei vigneti, attirando gli investimenti di tanti imprenditori. Oggi intanto nella vicina Alberese (Grosseto) si aprono gli “Stati Generali” del turismo enogastronomico, per l’edizione numero 4 del Forum internazionale dedicato al settore, promosso dalle Città del Vino in collaborazione con Regione Toscana, Federazione delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana, Provincia e Comune di Grosseto.

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