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Nazione / Giorno / Carlino

Dal mare spuntano trenta “Veuve Clicquot” del 1780 ... Si tratta molto probabilmente di champagne Veuve Clicquot, del 1780 circa, quello ritrovato lo scorso 6 luglio da una squadra di sub al largo della Finlandia, a 55 metri di profondità, nei pressi di un relitto. Più di trenta bottiglie sono rimaste per due secoli nel mar Baltico, in condizioni di conservazione ideali, a basse temperature e in assenza di luce. Il prezioso nettare, “favoloso” secondo Ella Gruessner Cromwell-Morgan, una enologa che lo ha assaggiato, in caso di conferma, diventerebbe il più vecchio champagne ancora bevibile nel mondo. “Siamo in contatto con la Moet & Chandon e sono certi al 98% che si tratta di Veuve Clicquot - ha dichiarato Christian Ekstroem, capo della squadra che ha fatto la scoperta al largo delle isole Aaland, a metà strada fra le coste svedesi e finlandesi -. C’è un’ancora sul tappo e mi dicono che sono i soli ad aver utilizzato questo simbolo” sullo Champagne, spiega Ekstroem. “Una pista seria è che si tratti di un dono del re Luigi XVI allo zar Pietro il Grande - ha spiegato l’enologa -. Il produttore ha traccia di una spedizione che non è mai arrivata a destinazione”. Secondo l’esperta, il valore di ciascuna bottiglia è di circa 53mila euro come prezzo di partenza per un’asta. “Ma se si tratta del vino di Luigi XVI, potrebbe superare diversi milioni”.

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