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Nazione / Giorno / Carlino

Franciacorta in festival Arte e calici doc ... Quello che non ti aspetti dentro un appuntamento, quello sì, che invece è attesissimo. Strano modo, al Festival “Franciacorta in cantina”, di onorare le uve chardonnay, pinot nero, pinot bianco e la vendemmia appena ultimata. Si alzano i calici, certo, peraltro colmi di Satèn, Brut, Extra brut, Pas Dosé, Rosé, Millesimati e Riserva. Ma si ascolta anche musica, si ammirano artisti estemporanei, si seguono lezioni di botanica e norcineria. Come dire: in quella terra benedetta che dalla pianura bresciana va a sbattere contro l’anfiteatro morenico del lago d’Iseo non ci sono solo bottiglie di vino diligentemente accatastate. Perché tutto può e deve servire ad omaggiare Bacco: anche l’arte. Sarà così il 28 e 29 settembre, con una cinquantina di aziende e cantine aperte alle visite e una miriade di eventi che debutteranno con il pretesto delle degustazioni ma poi sconfineranno nella scultura, nella land art, nello show cooking, nei laboratori sensoriali. Roba da perdere l’orientamento. C’è la Bersi Serlini che a Provaglio organizzerà pic-nic tra i vigneti e nei capanni di caccia dismessi (dalle 12 alle 14: 45 euro per due persone. Info: 030.98438 1). C’è Ca’ del Bosco che ad Erbusco accenderà i riflettori sulle opere d’arte presenti in azienda e sui capolavori della nautica firmati da Carlo Riva (tel. 030.7766 136). A pochi passi, Bellavista (030.7762000) proporrà degustazioni abbinate a un concerto gratuito “Unconventional Verdi” (sabato alle 19) con I Musici di Parma e Alessandro Quarta. Non solo. A Corte Bianca di Sergnana (030.983293) i padroni di casa accompagneranno gli ospiti in un curioso tour fra le piante spontane che crescono nei boschi e attorno ai filari. A Camignone di Passirano, “Mosnel” (030.653117) proporrà aperitivi sotto il secolare cedro del Libano mentre il maestro Maurisio Mastrini si esibirà al pianoforte (sabato alle 18). E la Guido Berlucchi non sarà da meno, con la visita guidata alla nobile dimora di Palazzo Lana, accompagnata anche qui dall’immancabile degustazione. Certo, evitando di provocare la suscettibilità locale e di chiedere delle semplici “bollicine”. Perché il termine “Franciacorta” basta se stesso: indica un territorio, un metodo, ma anche il prodotto che finisce nel bicchiere. Quasi una metafora della “Wine Valley” che negli ultimi anni ha rivoluzionato l’arte spumantistica nazionale. Fra le Torbiere del Sebino e le colline di Erbusco l’evidenza è ormai un aforisma: se l’acqua è natura, il vino è cultura.

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