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La vendemmia parte in anticipo Un business da quasi 10 miliardi ... Primi raccolti in Franciacorta. Produzione contenuta ma di qualità... La vendemmia 2014 gioca d’anticipo di una decina di giorni rispetto al 2013. Ieri il “fischio d’inizio” tra i filari dell’azienda Faccoli di Coccaglio, nella bresciana Franciacorta, dove il taglio dei primi grappoli di Pinot nero, Pinot bianco e di Chardonnay ha aperto la stagione dei raccolti delle uve italiane. Dopo ferragosto sarà la volta dell’Oltrepò pavese. Una stagione che porterà forse una contrazione produttiva e a un testa a testa coi la Francia - è la previsione di Coldiretti Lombardia -, senza pero intaccare la qualità dei vini. I vigneti del versante sud del Montorfano, nella terra delle bollicine, sono esposti al sole e in genere sono i primi a raggiungere la maturazione ideale. Quest’anno però, complice il clima anomalo - inverno mite e giugno e luglio assai piovosi - il calendario è stato ulteriormente precoce. “Noi siamo avanti di 20 giorni - spiega Claudio Faccoli -. Per ora il maltempo non si rifletterà sulla sanità dei grappoli e pensiamo di raccogliere come al solito 6-700 quintali in 8 giorni. Certo, agosto dovrà comportarsi bene”. Un’annata dunque impegnativa, ma con tutti i presupposti per “finezza e longevità” la definisce il vicepresidente del Consorzio Franciacorta Silvano Brescianini, che pure aspetta a sbilanciarsi. Per Coldiretti, se non ci saranno stravolgimenti, la produzione Made in Italy - 650mila ettari di vigne, un settore con un fatturato di 9,5 milioni e che dà lavoro a 1,25 milioni di persone - sarà destinata per oltre il 40% a Doc e Dogc, per il 30% a Igt e per il restante 30% a vini da tavola.

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