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COLDIRETTI

Nei primi 5 mesi del 2018 le spedizioni di bollicine italiane all’estero crescono del +14%

Nei dati Istat il nuovo record dell’export per la categoria, che ha in Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania i suoi mercati d’elezione
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Cresce l’export delle bollicine italiane

Gli spumanti italiani all’estero fanno segnare un altro record storico, con un aumento del 14% in valore nei primi 5 mesi dell’anno sullo stesso periodo dell’anno precedente, come rivela un’analisi della Coldiretti sulla base degli ultimi dati Istat, in concomitanza con l’inizio della vendemmia del Prosecco, le bollicine più vendute al mondo, in anticipo di dieci giorni rispetto all media degli ultimi anni, a causa delle condizioni climatiche attuali, che spingono vignaioli ad accelerare le operazioni di raccolta in quei vigneti in cui le uve hanno raggiunto caratteristiche ottimali prima del ritorno del maltempo. Tornando ai numeri, fuori dai confini nazionali i consumatori più appassionati dello spumante italiano sono gli Stati Uniti, seguiti dalla Gran Bretagna e a distanza dalla Germania. Ma significativa è la crescita del 20% delle vendite in Francia, patria dello Champagne. Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo, oltre al Prosecco, ci sono tra gli altri l’Asti e il Franciacorta. Un successo che, come ricorda la Coldiretti, spinge lo spumante italiano sui mercati internazionali dove le esportazioni erano risultate pari a 1,36 miliardi nel 2017.
La domanda estera è una ottima premessa per la vendemmia che, secondo le stime della Coldiretti, si prospetta di buona qualità, con un raccolto in aumento dal 10% al 20% rispetto allo scorso anno, che pone l’Italia al primo posto nel mondo come Paese produttore di bollicine con un quantitativo che sfiora 700 milioni di bottiglie, di cui circa due su tre di Prosecco. Nonostante ciò, risulta ancora troppo elevato il differenziale di prezzo medio per bottiglia rispetto alle bollicine transalpine, che spuntano quotazioni medie molto superiori. A pesare è anche il fatto che, con il successo, crescono le imitazioni in tutti i Continenti, a partire proprio dall’Europa dove, come sottolinea ancora la Coldiretti, sono in vendita bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano palesemente al nostrano Prosecco che viene venduto addirittura sfuso alla spina nei pub inglesi, senza parlare delle imitazioni presenti dalla Russia al Sud America che rischiano di essere legittimate dai negoziati in corso con i Paesi del Mercosur.

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