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Panorama Economy

Sullo scaffale il brindisi è doc ... Si chiama Grandi Vigne ed è l’ultima iniziativa messa a segno da Iper per battere la concorrenza: nove etichette di qualità e autoctone a prezzi più che accessibili... Non solo private label. Grandi Vigne, la nuova iniziativa a marchio Iper da poco lanciata sul mercato dal gruppo Finiper, è il primo progetto di filiera del vino sviluppato dalla grande distribuzione organizzata italiana. Parola di Emilio Rossi, artefice del programma, che racconta a Economy: “Con questa operazione la tracciabilità dei nostri vini è garantita i ogni fase della produzione: dalla raccolta dell’uva alla pigiatura, dalla fermentazione all’imbottigliamento”. Per la scelta dei produttori, tutti di taglia medio-piccola, e strettamente legati ai singoli territori, ci sono voluti mesi e investimenti nell’ordine di alcune decine di migliaia di euro.
“Abbiamo optato per alcuni vitigni autoctoni, rigorosamente Docg, Doc o Igt” precisa Rossi. “E per non sbagliare ci siamo avvalsi della consulenza di Think Quality, società specializzata nel segmento vitivinicolo”. Risultato: nove etichette di qualità a prezzi assolutamente competitivi. Si va dal Tocai Friulano Collio Doc a 5,50 euro al Barbaresco Docg a 10,80 euro. “Questo è solo l’inizio” conclude Rossi. “Entro la primavera 2007 è nostra intenzione raggiungere quota 20 etichette”. E tra le new entry non dovrebbero mancare nemmeno bottiglie sui 3 euro. Del resto, oltre l’80% dei vini acquistati sugli scaffali della gdo si aggira proprio su questa cifra.

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