Panorama Economy

La cucina finisce sulla Bancarella ... II premio assegnato dai librai italiani da tre anni viene dato anche al miglior volume di enogastronomia. Per celebrare il sodalizio tra cultura e fornelli... L’arte culinaria sa essere vera e propria poesia: e così anche la letteratura trae sempre maggiore ispirazione dai misteri che si celano dietro i fornelli. Da questo “sodalizio” tre anni fa è nata l’idea di uno speciale premio Bancarella: il Bancarella della cucina, frutto della sinergia tra la Fondazione Città del libro, che dal 1953 organizza la kermesse che si svolge a Pontremoli, e l’Accademia italiana della cucina. Il concorso si svolgerà il 4 e 5 ottobre nella patria del Bancarella, a Pontremoli (Massa Carrara), e il nome del vincitore sarà svelato domenica pomeriggio nel settecentesco Teatro della Rosa, dove padrona del “salotto” culinario sarà la conduttrice Marisa Laurito.
Il Bancarella della cucina, però, si è dato un obiettivo che va oltre lo “scovare” talenti. “L’idea ce l’hanno data i librai, che prima di tutti avvertono come cambiano i gusti dei lettori” dice a Economy Giuseppe Benelli, presidente della Fondazione Città del libro. “Si calcola che siano circa 10 mila i libri di cucina che
circolano in italiano e la loro importanza è destinata a crescere perché piacciono, e tanto. In più, questa letteratura sta cambiando pelle e noi intendiamo promuoverla”.
Parla con l’entusiasmo di un lettore Benelli, ma anche con la sicurezza di chi la letteratura la conosce bene, avendo trascorso una vita tra i libri: un’esperienza che fra l’altro gli è valsa, in luglio, la nomina a consigliere particolare del ministro per i Beni e le attivita culturali Sandro Bondi. “Stiamo assistendo a un forte salto di qualità dei libri di cucina: da libri di ricette a saggi dove l’arte culinaria diventa la chiave di lettura di un periodo storico” continua Benelli.
Il Bancarella cucina sarà l’occasione per scoprire questo mondo meno conosciuto rispetto alla letteratura di massa, ma anche il luogo per incontrare esperti già affermati: nel weekend sarà assegnato il premio Baldassarre
Molossi per il giornalismo eno-gastronomico a Enzo Vizzari, opinionista specializzato in enogastronomia nonché direttore dell’Area guide de L’Espresso. E sarà assegnato il premio speciale Angelo Paracucchi al libro Raccolta di diversi potachi, zuppe, intingoli, paste e la cucina dei benedettini di Anonimo del Settecento, a Parma a cura di Lorena Carrara.
La stessa Pontremoli, poi, è uno scrigno di antiche ricette. “Basti pensare al testarolo dal profumo di basilico” dice Benelli, che è anche un appassionato gastronomo. Per chi non lo sapesse, il testarolo è un pane senza lievito nato nei forni dell’antica città di Luni, che oggi corrisponde all’area tra Massa e Carrara. “Con il Bancarella cucina abbiamo voluto creare un’occasione d’incontro dei piatti del territorio: il pranzo del vincitore sarà fatto di specialità pontremolesi” conclude Benelli. Ma le giornate della kermesse saranno ricche anche di degustazioni a base di prodotti regionali da tutta Italia.


Cinque titoli prelibati da non perdere... Sono cinque i libri in lizza per aggiudicarsi il terzo Bancarella cucina. L’Acciuga regina - storie e ricette di un pesce turchino di Salvatore Marchese, La storia del piatto - Trentino Alto Adige di Francesca Negri, Tartufomania di Getta Berardo, Lapilli di Petronio Fettone e, infine, Il cuoco segreto dei papi scritto a due mani da June Di Schino e Furio Luccichenti. Cinque volumi che rappresentano l’evoluzione della letteratura gastronomica: storie che con piglio giornalistico e con la leggerezza di un racconto narrano gli intrecci tra cucina e storia, tra fornelli e potere, tra ricette e territorio. Cinque libri per entrare nel mondo della cultura gastronomica...