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Altri 3 bicchieri per “Leclisse” del 2018 … “La vera ricchezza è quella di trovarmi in una delle aree dove l’espressione del lambrusco di Sorbara è più alta”. Pone enfasi al territorio in cui coltiva 17 ettari di vigneto, Alberto Paltrinieri, cinquant’anni e terza generazione di viticoltori che dal 1926 producono e vinificano il rosso frizzante nella località del comune di Bomporto (Modena) che dà il nome al vino. Che poi tanto rosso non è, il sorbara di Paltrinieri, perché limitando la macerazione delle bucce d’uva col mosto ne esce un vino con sfumature tenui. “Lo scorso anno abbiamo festeggiato i 20 anni di lambrusco Sorbara vinificato in purezza e che rappresenta la nostra identità (normalmente questo vino è sempre accompagnato da una percentuale fino al 40% di lambrusco Salamino, ndr) - spiega - dove Leclisse è il nostro prodotto di punta. Ci troviamo in un “lembo” di terra, tra i fiumi Secchia e Panaro, un terreno sciolto con poca argilla che conferisce al nostro prodotto caratteristiche particolari che il consumatore apprezza. C’è da dire – aggiunge il viticoltore - che i nostri vini hanno recuperato tanto in termini di qualità e di reputazione e i consumatori non arricciano più il naso quando giudicano il lambrusco. Ne sono una conferma i numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali sulle guide e sulle riviste specializzate - “Premi assegnati e privi di condizionamenti - sottolinea - a riprova che questo vino ha conquistato “sul campo” i famosi bicchieri”. Paltrinieri anche quest’anno ha ottenuto attestati importanti (tre bicchieri Gambero Rosso 2020 per “Leclisse”, un lambrusco di Sorbara Doc 2018, ad esempio). Rese contenute, cura del vigneto e sensibilità del cantiniere sono fondamenti cardine per ottenere buoni calici. “Non ci sono segreti particolari - dice Paltrinieri - ma serve attenzione nella fase di vinificazione dove tempi, temperature ottimali e presa di spuma vanno monitorati costantemente per ottenere profumi e bollicine di qualità”. L’azienda, che negli anni si è specializzata anche nella accoglienza in vigna e in cantina, produce circa 170mila bottiglie di lambrusco, un terzo del quale viene esportato in Europa, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, un 30% in Italia e la rimanente nello spaccio aziendale in cui si propongono le degustazioni.

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