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Quotidiano Nazionale

La signora in rosso … Angela Velenosi è fondatrice e titolare della cantina Velenosi con sede ad Ascoli, una delle aziende marchigiane più conosciute nel mondo grazie al vino Rosso Piceno e ai bianchi autoctoni come Pecorino e Passerina. Angela, la sua cantina in pochi anni è diventata uno dei simboli della Marche del vino nel mondo. Qual è il segreto? “Potrei dire per l’amore e la passione che mettiamo nel nostro lavoro, ma sono argomenti scontati. Io penso che quando si parte svantaggiati, come lo eravamo noi in un territorio sconosciuto come il Piceno, serviva e serve ancora determinazione. A me non è mai mancata. Ho cominciato a 20 anni quando da noi c’erano sette cantine sociali. Ho puntato tutto sulla qualità. Ma un conto era presentarsi come produttori di Brunello o Barolo, un altro di Rosso Piceno o Falerio”. Il mercato più difficile che avete aperto?
“L’Australia: quando mi presentai, l’ufficio commercio estero di Sidney mi disse di lasciare perdere che là non avrei mai sfondato. Protestai con la sede di Roma e mi presentai a Sidney con Falerio e
Rosso Piceno, vini sconosciuti ma che piacquero al punto che li vendiamo anche adesso assieme al Pecorino Docg e al Passerina metodo Charmat. Il territorio delle Marche aveva vinto. Se hai un prodotto buono non esiste ostacolo. E non esiste nemmeno la parola no”. Qual é il vino simbolo dell’azienda? “Il Brecciarolo, Rosso Piceno superiore che esprime tutte le caratteristiche del territorio. Montepu1ciano e Sangiovese significano potenza, eleganza e personalità. Il Rosso Piceno è il vino della costa italiana dell’est”. Come vive il confronto con i rossi della Toscana? “Difficile da vincere, loro lavorano da generazioni. Ma abbiamo dimostrato che qui si possono produrre ottimi vini e non siamo troppo distanti. Siamo il Chianti dell’est. Sono sicura che col tempo possiamo essere alternativi alla Toscana, come produzione e sotto l’aspetto turistico. Qui ci sono vigne e casolari a prezzi possibili e di incredibile bellezza”. La novità? “Il biologico: siamo al primo anno di produzione. Ma è una sfida. Con le stagioni che cambiano, fare bio vuole dire crederci fortemente e rinunciare al trattamento sistemico. Una filosofia di vita. Come dire al consumatore: sto facendo un grande sacrificio per te. Certo quando vedo vini tradizionali, tra l’altro ugualmente sicuri e senza residui e bio, allo stesso prezzo, mi dico che qualcosa non torna. Sul biologico ci vorrebbero più controlli”. Non solo vino: la sua azienda produce anche olio extravergine di pregio… “Chi è abituato a comprare oli a 2,90 euro al litro a1 supermercato, dovrebbe anche provare oli di qualità per capire la differenza. I nostri Leccino, Ascolana e Frantoio sono oli di carattere, la cui intensità gusto olfattiva si traduce anche in risparmio: in cucina se ne impiega molto meno rispetto all’olio commerciale e nel piatto fanno la differenza”.

Produce 2 milioni e 400.000 bottiglie all’anno L’export punta su Russia, Giappone e Usa … La “Velenosi vini” nasce nel 1984 ad Ascoli e fin dall’inizio Angela Velenosi è alla guida dell’azienda che si propone di fare conoscere nel mondo 1e straordinarie qualità dei vini piceni. Produce ogni anno 2 milioni e 400.000 bottiglie, di cui il 65% va all’estero. I mercati principali sono Canada, Stati Uniti, Giappone e Russia. In tutto sono 150 gli ettari di proprietà. Tra i più prestigiosi e premi ricevuti, quelli della guida del Gambero rosso con i vini Rosso Piceno Roggio del Filare, Ludi e Offida Pecorino Reve.

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