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Quotidiano Nazionale

Sulle strade dei grandi vini. Tre milioni e mezzo di turisti a caccia di cantine vip … Due week - end in Toscana tra barrique e opere d’arte... L’impronta della tua mano impiastricciata di vinaccia su una barrique. E l’immancabile selfie a Immortalare l’evento. Ma vuoi mettere, magari alla fattoria Varramista di Antonella Bechi Piaggio, duchessa Visconti di Modrone, che fu moglie di Umberto e mamma di Giovannino Agnelli, quella fattoria e quella splendida villa a Montopoli Valdarno dove negli anni della Dolce Vita passava gente del calibro di Emilio Pucci o Marcello Mastroianni. O a Montalcino, a Col d’Orcia, dove magari proprio Francesco Marone Cinzano ti accompagna nel tour in cantina con l’ineffabile sorriso sotto la barba grigia e l’immancabile cubano tra i denti. “Le mani del vino”, e un paio di weekend a metà settembre diventa un grande panorama social, tra clic di tablet e manate sulle botti, nelle cantine dei vip. È l’enoturismo, bellezza. Tre milioni e mezzo di visitatori in un anno, una bella fetta di quei 12,4 miliardi di euro che tanta gente più stranieri che italiani, e tra i nostri un profilo che sempre di più si focalizza in una fascia 25 - 40 anni, colta e appassionata - spende per andare a magiare bere dormire comprare in campagna. Toscana regina, e come può essere altrimenti. Succede per Cantine Aperte e calici di Stelle, le iniziative più gettonate che il Movimento del Turismo del Vino organizza nel corso dell’anno, e che ripropone adesso, a metà settembre, nei due weekend di Cantine Aperte in Vendemmia. Proprio mentre i vigneron delle colline ammantate a sangiovese con buona pace di chi ha già raccolto in sofferenza da siccità e calura le uve bianche e i merlot, i rossi precoci - consultano il meteo per capire se e quanto potrà piovere da qui al tempo della vendemmia, in attesa di un settembre che regali acqua e sole, il clima ideale. Fiducia, nel Vigneto Toscana. E intanto l’invasione dei wine lovers. Questo fine settimana a Greve in Chiami per l’Expo del Chianti Classico, edizione numero 47, una delle più longeve, e il prossimo per Vino al Vino, la vetrina della “piccola Borgogna” di Panzano in Chianti, mentre un altro luogo - chicca, Montecarlo di Lucca, finisce di festeggiare - questa domenica - il mezzo secolo della sua festa del vino. Si aprono le cantine, da Arezzo (Camperchi) a Grosseto (Montauto di Manciano), da Bolgheri (Casa di Terra e Chiappini) alle colline fiorentine (Poggio Arioso a Scandicci, Bacco a Petroio a Vinci), da Pisa (oltre a Varramista, anche Agrisole a San Miniato e Usiglian del Vescovo a Palaia) fino al Senese con la già citata Col d’Orcia, e poi Fattoria dei Barbi ancora a Montalcino e Salcheto a Montepulciano. Ma per il turismo del vino le mete possibili sono tante. Come la Festa del Tempranillo da Beconcini a San Miniato, questo pomeriggio. O come le due grandi novità di quest’anno. C’è Bolghereaux che aumenta il suo appeal con World Wine Town, il museo e centro sensoriale creato da Franco Malenotti e Gaddo della Gherardesca al Casone Ugolino riallestito dal premio Oscar Dante Ferretti. E in mezzo alle torri di San Gimignano, Manhattan del Duecento, ecco la Wine Experience nella Rocca diventata museo della Vernaccia. Prima doc d’Italia, citata da Boccaccio nel Decameron. O un giro tra le 14 cantine d’autore, con firme di archistar e vini - gioiello. Aspettando il 15 ottobre, quando la già splendida collezione di installazione d’arte contemporanea del Castello di Ama, a Gaiole in Chiami, si arricchirà di una nuova opera. Per ora si conosce solo il nome dell’autore, il visual artist americano Roni Hom. Il resto è mistero. Un’altra gemma, nello scrigno del Vigneto Toscana.

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