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Vendemmia 2005: previsioni incoraggianti, dicono esperti ... Sono incoraggianti le previsioni sul raccolto nei vignati italiani quest'anno, secondo quanto rivelato oggi da un'indagine dell'Unione Italiana Vini e dell'Ismea. La produzione di quest'anno dovrebbe attestarsi, secondo le stime e ad eccezione di lievi flessioni in alcune regioni, sui volumi record del 2004, primo anno di ritorno alla normalità dopo il crollo produttivo del 2002 e 2003. "In Italia i timori di siccità legati al caldo asciutto di giugno sono stati allontanati dalle piogge diffuse e dalle temperature non altissime d'inizio luglio", spiega in una nota Andrea Sartori, presidente dell'Unione Italiana Vini. "L'inverno molto lungo e piovoso - prosegue Sartori - ha consentito ai vigneti, in particolare a quelli del Mezzogiorno, di arrivare all'estate con buone riserve idriche, e ideale è anche la situazione fitosanitaria". Inaspettatamente, un tale ottimismo giunge in un momento delicato per il settore, tra l'attesa della distillazione di crisi e un ribasso dei prezzi. "Si tratta di un problema comune a tutto il mercato vitivinicolo mondiale, contrassegnato da forti eccedenze di prodotto", dice Sartori. "E' importante in questa fase mantenere i nervi saldi e fare "sistema", per evitare ulteriori diminuzioni dei prezzi che sarebbero dannose per tutti". La situazione dei vigneti di tutta Italia rimane comunque differenziata, riferisce il presidente dell'Ismea, Arturo Semerari, e vede le zone del Mezzogiorno in testa. Infatti, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli e Trentino potrebbero produrre volumi leggermente in calo rispetto all'anno scorso mentre Toscana, Marche, Lazio e Sardegna dovrebbero riproporre i numeri del 2004. Puglia, Calabria, Molise, Sicilia lasciano presagire un aumento della produzione rispetto alla scorsa annata.