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Sette / Corriere Della Sera

Bere ... È amore per i rossi italiani ... Verde, bianco e rosso: fra i tre, all’estero ci preferiscono per il rosso, soprattutto l’Amarone, veronese della Valpolicella. Seguono i toscani Brunello di Montalcino e Chianti. Fanalino di coda il Sangiovese. Fuori dalla piazza d’onore, quarto, il Prosecco, che è anche l’unico bianco presente. Sono queste le posizioni della classifica redatta dall’Associazione italiana sommelier (Ais), che per fare le cose in grande ha coinvolto i colleghi della World sommelier association, che raggruppa i migliori assaggiatori di vini della Terra. “Dall’estero riceviamo inviti sempre più pressanti ad accompagnare l'esportazione dei nostri vini di qualità con formazione e cultura”, osserva Antonello Maietta, capo dei sommelier italiani. E questa non è un’impresa impossibile, anche perché i nostri ambasciatori della degustazione fanno leva proprio su un aspetto: in Italia abbiamo vitigni autoctoni che sono molto legati al territorio. I nostri corsi di sommelier sono i più richiesti, sia per gli uomini sia per le donne, ed esistono veri e propri appassionati delle bottiglie italiane soprattutto in Giappone, Colombia e Inghilterra. Un accenno lo meritano come sempre i cugini transalpini che provano a “rovinarci” la festa confermando la loro leadership nella classifica generale dei più apprezzati con una preferenza di 86 punti. Noi però stiamo in scia tallonandoli, a 77 punti, forti del fatto che Stati Uniti, Canada, Brasile, Germania e Danimarca ci amano. Terza la Spagna con i suoi 64 punti.

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