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Sette / Corriere Della Sera

Champagne Inventato da un monaco benedettino, cercato da Wilde in punto di morte, per Coco è insieme amore e odio. Ora i suoi luoghi sono nella lista dell’Unesco ... Vigneti, cantine e maisons della Champagne entrano nella lista dell’Unesco come “paesaggio organicamente evoluto”. Il paesaggio ora tutelato comprende in particolare alcuni luoghi simbolici come l’avenue de Champagne a Epernay, e tutti i coteaux, i pendii delle colline intorno a Epernay... Secondo alcune versioni, l’inventore dello champagne è il monaco benedettino Pierre Dom Pérignon, giunto all’abbazia d’Hautvillers nella Champagne nel 1670, quando le vigne stavano andando in malora a causa dell’abbandono delle campagne da parte degli ordini ecclesiastici. Secondo alcuni lo champagne è nato per errore durante il processo di vinificazione, secondo altri Dom Pérignon aveva aggiunto zucchero e fiori di pesco al vino, poi fatto rifermentare in bottiglia. A Dom Pérignon si deve sicuramente la scelta delle uve per fare lo champagne (Pinot Noir, Pinot Meunier, Chardonnay). Dom Pérignon è anche l’inventore del tappo di sughero con la gabbietta esterna. Il metodo Champenoise o “classico”, inventato da Dom Pérignon: spremitura soffice delle uve, fermentazione a 20°C per 10-15 giorni. Imbottigliamento con l’aggiunta di zucchero e lieviti selezionati. Si ottiene la rifermentazione. Dopo un periodo di riposo in orizzontale a 10-12°C le bottiglie vengono messe sui cavalletti chiamati “pupitre” inclinati di 60 gradi. Devono essere ruotate (remuage) diverse volte al giorno, per far staccare il deposito dal fondo e farlo risalire al collo della bottiglia. Seguono sboccatura (dégorgement), per eliminare la feccia, rabbocco con sciroppo di dosaggio (liqueur d’expédition), tappatura con sughero speciale, lavaggio esterno della bottiglia, applicazione della gabbietta, etichettatura. Nelle cantine sparse per il mondo c’è circa un miliardo di bottiglie di champagne. Se è fatto solo con uve bianche si chiama “Blanc de blancs”, se con uve solo nere “Blanc de noirs”. Se c’è scritto “Cuveé” vuol dire che è un misto di uve. Se 185% del vino base è di una sola annata precisa, il vino si può “millesimar&. I millesimati sono i più pregiati. In Nigeria (dove il 63% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno) si è avuta un’impennata nel consumo di champagne grazie ai signori del petrolio. E stato calcolato che, entro il 2017, la spesa per le bollicine nel Paese africano arriverà a 68 milioni di sterline. Secondo lo scienziato Bili Lembeck, in ogni bottiglia di champagne ci sono circa 49 milioni di bollicine. Per l’appassionato d’informatica Bruno Dutertre, invece, sono addirittura 250 milioni. Quando salta via, il tappo va a circa 40 km/h. In una bottiglia di champagne piena c’è una pressione di 6 bar (lo pneumatico di un’auto è a circa 2 bar). Lina Sotis consiglia: mai servirlo alla fine di una cena, è un aperitivo. Con la torta è un uso appena tollerabile. L’annata 1947 dello champagne Pol Roger fu dedicata a Winston Churchill, che ne aveva ordinate 20 mila bottiglie. Wilde Oscar Wilde che poco prima di esalare l’ultimo respiro si fece portare una coppa di champagne e poi disse: “Sto morendo al di sopra delle mie possibilità”. Bevo champagne in due sole occasioni. Quando sono innamorata e quando non lo sono più” (Coco Chanel).

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