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Il grande rosso di Georg e Julia dalla “Piccola Atene” … Vent’anni a Capalbio di una coppia tedesca… Sorridenti, cortesi, poliglotti. Georg e Julia Weber, tedeschi di Monaco, sembrano una coppia che trascorre le vacanze a Capalbio. invece, nella località da anni trasformata nella “piccola Atene” della sinistra, i coniugi Weber lavorano sodo da 20 anni. Nella cantina Montorrro. Producendo grandi rossi e un notevole bianco, anche grazie all’aiuto di Michel Rolland, l’enologo volante (lo chiamano così perché vola da un’azienda all’altra, da un continente all’altro), e del francese Matthieu ‘raunay, in Toscana dal 2008. Georg viene da una famiglia di vivaisti, con 130 negozi in Austria e Germania. Nei 2003 sono arrivati in Maremma per cercare il loro luogo del cuore. L’hanno trovato a poca distanza dal borgo medievale. Una tenuta di 6o ettari distesa su tre colline. “Dal 2019 siamo r certificati biologici, la hiodiversità aiuta il vigneto e aumenta la qualità delle uve”, raccoitta Georg. Sono stati i Weber a piantare i vigneti sul terreno di sassi e argilla rossa. Poi hanno costruito la cantina, con una spettacolare barricala in cui trovano posto anche le botti di cemento a forma di uovo. Georg, da grande collezionista di rossi di Bordeaux, della Borgogna e della Napa Valley (4.000 bottiglie in tre cantine), ha puntato subito su un maggio classico, Cabernet Frane, Cabemet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot. L’annata zoiq del Monteverro è un punto fermo nel percorso di questa cantina: profumi di frutti di bosco e spezie, un vino dal carattere toscano e dalla precisione tedesca. A fianco di questo campione svetta anche l’annata zozo dello Chardonnay, con una intensità burrosa e sapida e un tocco di frutta secca.

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