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Il sangiovese di Tommaso cucito su misura … Laurea alla Bocconi, e primo impiego come manager dell’innovazione alla Ferrero, Tommaso Inghirami è un giovane vulcanico produttore del Chianti Rufina Docg. È alla guida della Fattoria di Grignano, a pochi chilometri da Firenze, vicino a Pontassieve. “Quando sono arrivato qui pensavo di cambiare tutto” racconta “poi ho pensato che valeva la pena di valorizzare l’esistente e, allo stesso tempo, di cercare nuove strade”. Ha portato in cantina la sua collezione di 300 macchine per cucine di ogni età. Un richiamo alla storia della famiglia, gli Inghirami, famosi dal dopoguerra per la produzione di camicie (Ingram il marchio più noto), grazie al nonno di Tommaso, l’avvocato Fabio: capì che bisognava passare dal sarti e dalle cucitrici alle produzioni in serie. Un successo servito ad acquistare Grignano, tenuta di 6oo ettari, di cui so a vigneto (18o mila bottiglie l’anno), sul quale si staglia l’ombra del palazzo appartenuto nel Cinquecento a Caterina de Medici. La produzione di vino ha ritrovato slancio con il rappresentante dell’ultima generazione. Accanto al Ritratto del Cardinale (Sangiovese con Canalolo), svetta la Riserva Poggio Gualtieri, un Sangiovese dalla spiccata longevità, come dimostra la collezione trentennale delle bottiglie custodite in cantina. Il Montefiesole (ora sul mercato c'è l’annata 2019, profumi decisi e tannini morbidi grazie alla lunga macerazione), è il biglietto di visita di Tommaso nel progetto Terraelectae, che riunisce le migliori espressioni (11) del Chianti Rufina.

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