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Il Cannonau naturale di Alessandro Dettori, un vino contro ... Cos’è il vino naturale? Se fosse chiamato a rispondere Knut Hamsun, lo scrittore norvegese che vinse il Nobel per II risveglio della terra, probabilmente userebbe queste parole (dal romanzo Pan): “Chiedilo al vento e alle stelle, chiedilo al Dio della vita. Chiedilo alla polvere della strada e alle foglie che cadono, chiedilo all’enigmatico Dio della vita, perché nessun altro può saperlo”. Non ci sono infatti certezze sulla definizione di vino naturale, né regole né definizioni giuridiche. C’è un comune sentire, un minimo denominatore: niente forzature chimiche in vigna e in cantina. Pochi solfiti. Naturale, su questo tutti concordano, è il vino che rifugge dai canoni convenzionali e racconta le diversità, è lo specchio della terra e del vitigno da cui proviene. “È l’unico possibile, il vino e basta”, secondo Sandro Sangiorgi, editore di Porthos e autore de L’invenzione della gioia. Da quando sotto l’ombrello del vino naturale sono nati wine bar e si sono moltiplicate degustazioni che talvolta sembrano più interessate all’aspetto commerciale che a quello culturale (o addirittura spirituale, come ripete Sangiorgi), tra gli stessi produttori c’è chi ha preso le distanze. Come Alessandro Dettori, vignaiolo a Badde Nigolosu, in provincia di Sassari. Vigne di Cannonau anche ottocentesche, vini lontani dalle mode. In un provocatorio scritto proposto alla riapertura del suo blog, l’anno scorso, ha scritto, riecheggiando la formula con cui la monarchia francese annunciava il nuovo re: “Il vino naturale è morto, viva il vino naturale”. Perché “sta diventando il “vino contro” a prescindere. Ma il più delle volte è contro la propria storia, la propria cultura, il proprio terroir”. Ci sono “costruttori di vino naturale con poca esperienza o arguta intuizione commerciale che si sono allontanati dal terroir”. Solidità di pensiero che si riflette nei suoi vini: come il Tuderi 2015, a base di Cannonau, calore mediterraneo e intensità nel bicchiere. È il vino che apre la nuova sezione sui vini naturali della guida I 100 migliori vini e vignaioli d'Italia 2021 del Corriere della Sera (in edicola a 12,90 euro, più il costo del quotidiano).

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