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Cianti Classico e stile western con Trinità ... Due magnum e un museo dedicati ai film... Scorpacciate di fagioli e tempesta di ceffoni e pugni sonori. Continuavano a chiamarlo Trinità, lo spaghetti-western con Bud Spencer e Terence Hill, è stato uno dei quattro film italiani più visti di sempre in Italia. Ma non ha solo fatto divertire generazioni che ancora ricordano le battute, ha anche generato una delle cantine più note del Chianti Classico. Era il 1971, il produttore Italo Zingarelli aveva già guadagnato bene con il primo titolo della serie, Lo chiamavano Trinità. Due anni dopo investì i ricavi in una tenuta a Castellina in Chianti, in località Macìe. Così è nata Rocca delle Macìe, ora condotta dai figli di Italo, Fabio, Sandra e Sergio. L’azienda è cresciuta: 200 ettari vitali su 500 di proprietà, con le tenute Le Macìe, Sant’Alfonso, Riserva di Fizzano e Tavolelle nel Chianti Classico, Campo Maccione e Casa Maria in c Maremma, 1,8 milioni di bottiglie, 20 milioni di fatturato. Da due anni a Castellina e in altre località come Cortina, gli Zingarelli festeggiano il mezzo secolo di vita dei film della serie Trinità voluti dal padre. “Un modo per rendere omaggio alla sua visione” spiega Sergio “acquistò la terra in un periodo in cui molti la stava abbandonando. Le iniziative sono anche il prologo di quelle del 2023, per i 50 anni di Rocca delle Made”. Intanto è stato aperto in azienda un museo di memorabila dei film, accanto a un nuovo ristorante. E sono state lanciate due magnum in edizione limitata dedicata ognuna ad un film: Chianti classico Gran Selezione 2016 e 2019, con Trinità e Bambino a cavallo sull’etichetta.

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