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Così torna il prosecco dei nonni ... Christian, Marika e il “colfondo” di Ca’ dei Zago... “Qui non è mai arrivata la viticoltura moderna”. Christian Zanatta è uno dei giovani vignaioli del Prosecco rimasto fedele al metodo ancestrale. Assieme alla sorella Marika rappresenta la quinta generazione della famiglia che, dai tempi del trisnonno, coltiva gli stessi terreni. Una storia iniziata dal 1924. L’azienda si chiama Ca’ dei Zago, otto ettari nella Docg di Valdobbiadene, tra San Pietro di Barbozza e Saccol. “Il tempo si è fermato a Ca dei Zago, fino al 2005: avevamo i campi e una stalla, il nonno non conosceva le tecniche e faceva il vino in modo artigianale. Noi abbiamo perfezionato la sua semplicità”. Tre vigne, tre vini-cru: il Prosecco Docg Ca’ del Zago, il Mariarosa Igt e il Metodo classico. Il primo è il vino bandiera, prodotto in circa 5o mila bottiglie (su 60 mila in totale). L’abbiamo inserito nella nostra guida, 1100 migliori vini e vignaioli d’Italia, nel capitolo sui vini naturali. La descrizione: “Un piccolo monumento alla sapienza contadina di queste terre: scorza di cedro, sfalcio di campo, bellissima chiusura su note di salvia fresca”. Dopo gli studi e l’esperienza all’estero (il fratello in Nuova Zelanda, la sorella nella Champagne), i Zanatta hanno scelto la via dei vini Col fondo, da poco ammessi dalla Docg. I vitigni sono C’era, Perera, Verdiso, Bianchetta. Invece dell’acciaio si usano contenitori in cemento vetrificato. Si imbottiglia a primavera, senza filtrazioni, con i lieviti naturali che fanno partire la seconda fermentazione. Il risultato è un vino velato e fresco, molto piacevole.

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