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Il Giovane Marzotto e la rincorsa del Lugana … Il sogno? Replicare il successo del Pinot grigio… Alessandro Marzotto, 38 anni, è uno degli esponenti della quarta generazione degli industriali prima del tessile poi della moda anche del vino e del vetro. È un giovane mite, pacato, sorridente, con un sogno da realizzare, dopo gli studi di Economia a Padova e il master a San Francisco: ripetere il successo iniziato mezzo secolo fa negli Stati Uniti con il Pinot grigio Sanata Margherita, la cantina portogruarese dei Marzotto. “Il Lugana ha molte carte in regola per fare il bis”, dice sicuro Alessandro. Ora il brand manager di Ca’ Maiol, faro della denominazione Lugana, acquistata nel 2017. Prima di arrivare nella cantina sulle sponde meridionali del Lago di Garda, Alessandro si occupava della ospitalità per il gruppo. Ora è concentrato sul futuro del Lugana. “È cresciuto molto negli ultimi 15 anni, ma può fare ancora molta strada”, assicura. La cantina di Desenzano è nata in un edificio settecentesco e ha iniziato a produrre nel 1967, grazie a Walter Contato, con 12 ettari di vigneto. Gli ettari ora sono 110. Si producono 1,4 milioni di bottiglie l’anno, tra Lugana e Valtènesi. La nuova cantina è stata costruita due anni fa, sono arrivate nuove tecnologie che hanno permesso di migliorare la cura dei vini. “Lavoriamo in regime bio, con pratiche poco invasive in grado di ottenere un importante risparmio idrico”, spiega Marzotto, “abbiamo eliminato i diserbaniti chimici e introdotto i sovesci per dare vitalità ai terreni”. Da poco è uscita l’annata 2021 di Molin, il Lugana di punta di Cà Maiol: profuma di lavanda e menta, al sorso ricorda la pesca, con un tocco sapido.

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