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Style / Corriere Della Sera

Champagne! e il tour è a tappi ... Gli chef stellati scendono in cantina e abbinano bollicine e cuisine. Poi musica live e cattedrali. E ritorno dal ponte con bagagliaio pieno di bottiglie ... Consigliato: con gli amici ... Due notti bianche a Epernay, la capitale dello Champagne, in Francia, 110 chilometri di cantine scavate nel sottosuolo di gesso: venerdì 9 e sabato 10 dicembre per Habits de lumière si può accedere gratuitamente alle Maison dello champagne a degustare grand cru e bollicine pregiate. E al mattino (fino a domenica 11) fare colazione con le coquille Saint-Jacques e un blanc de blancs millesimé. Il sabato gli chef stellati della regione cucinano per strada e ogni piatto è abbinato a un calice diverso. Dimostrazioni e assaggi, sempre gratuiti, si tengono all’aperto vicino al pittoresco mercato coperto di Halle SaintThibault. Ottimo spunto per un tour!


Da Moet & Chandon, nelle cui cantine di Boizel c’è il caveau dedicato a Napoleone, che conserva un “tesoro” di nobili cuvée, fino a Perrier-Jouèt e Poi Roger, sono molte le Maison che hanno sede in Avenue de Champagne, una piccola porzione dell’antica arteria commerciale che collegava Parigi alla Germania. Per tutto il weekend all’aperto e all’interno di case e cantine si susseguono bar à champagne, spettacoli, musica uve. E le bianche facciate ottocentesche si accendono di giochi di luce, installazioni artistiche, “son et lumière” di grande effetto, fuochi d’artificio. Domenica mattina una memorabile parata: 350 automobili d’epoca si danno appuntamento all’esplanade Charles de Gaulle.


La storia del bianco frizzante comincia nel 1670 quando un giovane frate benedettino, Pierre Pérignon, inventò il metodo champenoise (le famose bollicine). Oggi l’abbazia Saint-Pierre d’Hautvillers è sede della Dom Perignon. A Reims, l’altra “capitale” della regione, svetta la Cattedrale di Notre-Dame, uno dei più spettacolari esempi di architettura gotica d’Europa, ma per scoprire le bollicine di Pommery e Krug occorre scendere nelle cantine di me Coquebert e piace du Général Gouraud. Infine, a Verzenay, il Museo della vigna Le Phare, un faro in mezzo a un mare d’uva, offre un incantevole colpo d’occhio sulle colline, e sul mondo champenois.

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