Tommasi, Docg Amarone della Valpolicella 2013

Una lunga storia enoica che comincia nel 1902 e che nel recentissimo passato sembra aver trovato un’ulteriore forza. Dopo aver acquisito terreni ad elevata vocazione viticola nella Valpolicella classica (oggi 95 ettari) e in altre zone a denominazione limitrofe (40 ettari), la famiglia Tommasi, con l’ingresso della quarta generazione, dal 1997, si è “allargata” ad altri territori formando l’attuale mosaico aziendale, composto da cinque tenute: due in Toscana (Casisano a Montalcino e Poggio al Tufo in Maremma), una in Puglia (Masseria Surani), una in Oltrepò Pavese (Tenuta Caseo) e una in Basilicata (Paternoster, l’utima acquisizione in ordine di tempo, 2016). Il gruppo di Pedemonte con 565 ettari vitati oggi produce quasi 3 milioni di bottiglie. Inoltre, il Gruppo Tommasi ha attività anche nel settore turistico-alberghiero con Villa Quaranta Park Hotel (Ospedaletto di Pescantina, Verona), con l’Albergo Mazzanti e l’Antico Caffè Dante Ristorante a Verona e, infine, con l’agriturismo Poggio al Tufo a Pitigliano (Grosseto). Certo, il cuore resta ancora nella Valpolicella e l’Amarone 2013, sta a dimostrarlo. Rosso rubino vivace, presenta al naso un fruttato rigoglioso, cenni di ciliegia sotto spirito e una nota balsamica e di tostatura di caffè. Al palato l’acidità è ancora viva e il tannino risolto, benché molto persistente. Sviluppo largo e tendenzialmente dolce, dal finale morbido e rilassato.