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GRIFFE DEL VINO & TOSCANA

Tra Chianti Classico e Bolgheri oltre 9 milioni di investimenti: Folonari guarda al futuro

In realizzazione la nuova cantina delle Tenute del Cabreo a Greve in Chianti, mentre Campo al Mare amplia i propri vigneti

In tempi di incertezze economiche, che riguardano anche un settore come quello del vino, che sta vivendo un periodo di svolta, tra climate change e abitudini di consumo in fase di riposizionamento, non manca chi decide di continuare ad investire e alzare ulteriormente l’asticella della qualità, con la convinzione che questa sia la strada giusta da seguire per affrontare il futuro da protagonisti: un esempio solido, in questa direzione, arriva dalla Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, uno dei nomi di punta del vino di Toscana, che ha annunciato un programma di investimenti per il triennio 2023-2025, che ammonta ad una cifra superiore ai 9 miliardi di euro. Investimenti che si concentreranno sulla nuova cantina della “casa madre” nel Chianti Classico, le Tenute del Cabreo a Greve in Chianti, ma anche per la crescita della Tenuta Campo al Mare a Bolgheri, oltre che sulla tecnologia per la salvaguardia ambientale.
Giovanni Folonari, alla guida dell’azienda, guarda ancora più in alto per un “polo” vitivinicolo che mette insieme 250 ettari di vigneto nei territori rossisti più importanti della Toscana del vino, e quindi Campo al Mare a Bolgheri, Tenuta di Nozzole e Tenute del Cabreo nel Chianti Classico, La Fuga a Montalcino, Torcalvano a Montepulciano e Vigne a Porrona in Maremma. Un gruppo storico del vino italiano, che già da tempo sta investendo in vigna, in cantina e nell’ospitalità di alto livello.
“Cresce solo chi si rinnova - ha commentato Giovanni Folonari - per questo abbiamo approvato un investimento complessivo di oltre 9 milioni di euro, per il triennio 2023-2025: la nuova cantina, in corso di realizzazione presso le Tenute del Cabreo a Greve in Chianti, è il fulcro dell’investimento e, nel contempo, l’espressione più autentica dei nostri valori e del legame indissolubile con il territorio in cui operiamo. Alla nuova cantina affianchiamo l’ampliamento della Tenuta Campo al Mare a Bolgheri e il completo rinnovo del parco macchinari, che ci consentirà una gestione ambientalmente sostenibile del patrimonio vitivinicolo”.
La nuova cantina sorgerà nella storica proprietà di Greve in Chianti, le Tenute del Cabreo: il progetto, firmato dall’architetto fiorentino Carlo Ludovico Poccianti, prevede la suddivisione dell’ambiente in tre zone, la prima interamente dedicata al processo di vinificazione con innovative vasche in acciaio a temperatura controllata; la cantina storica vera e propria con la preziosa collezione di botti, barrique e bottiglie e la sala degustazioni con annessa cucina, pensata anche per l’organizzazione di eventi esclusivi. A fare da fil rouge ai tre ambienti saranno il look contemporaneo e l’effetto scenico ottenuto con il colore scuro delle pareti e l’illuminazione a led, mentre gli esterni verranno realizzati in pietra e si integreranno nel territorio circostante. La nuova cantina del Cabreo sarà inaugurata a settembre 2024 e completerà la realizzazione del polo enogastronomico di lusso in tenuta, che comprende già i due Relais di Charme Borgo del Cabreo e Pietra del Cabreo, nonché il Ristorante Cabreo, affidato allo chef aretino Giacomo Rossi. Entro fine 2024, sempre alle Tenute del Cabreo, verrà, inoltre, inaugurato un nuovo punto vendita, il secondo dell’azienda dopo quello aperto a Nozzole nel 2020.
A Bolgheri sono, invece, in corso le operazioni di impianto dei vigneti sui 9 ettari di terra acquistati nel 2022 per ampliare la Tenuta Campo al Mare, che si trova nel cuore della denominazione: “nel 2023 - continua Giovanni Folonari - i nostri nuovi terreni sono stati impiantati a Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Vermentino, a testimonianza del nostro interesse per questa zona vinicola, tra le più quotate a livello internazionale”. Per la salvaguardia dell’ambiente per il triennio 2023-2025 è stato varato un piano di investimenti con l’obiettivo di implementare la gestione biologica dei vigneti, l’impiego di macchinari di ultima generazione a basso impatto ambientale e l’utilizzo di alcune antiche pratiche di coltivazione che favoriscono l’agricoltura sostenibile, quali la concimazione organica e il sovescio.

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