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VIGNETI

Vino e mercato, la Doc Bolgheri chiede alla Regione Toscana 190 ettari in più per crescere

Da uno dei territori top del vino italiano la richiesta di riapertura degli Albi dei Vigneti, a cui, da rumors WineNews, pensano anche altri
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Bolgheri, i vigneti che corrono verso il mare

La gestione del potenziale produttivo del vino, della dimensione degli ettari delle denominazioni e, in ultimo, della gestione dell’equilibrio tra produzione e mercato, è un tema spinoso. Al netto del regolamento Ue sulle autorizzazioni per in nuovi impianti che, ad oggi, consente agli Stati Membri di aumentare la superficie vitata dell’1% all’anno - aspetto che da tempo solleva perplessità e critiche, per le denominazioni - per aumentare i livelli di produzione, a prescindere da aspetti legati alla stagionalità e al clima, ci sono due strade possibili: aumentare le rese per ettaro, da disciplinare, o riaprire gli Albi dei Vigneti. E su questa strada, in Toscana, si è incamminato il Consorzio Vini Bolgheri Doc, che tutela una delle denominazioni italiane di maggior successo nel mondo, come raccontano anche i valori dei vigneti che, da stime WineNews, viaggiano sui 400.000 euro ad ettaro. E che, dopo un’espansione assai rapida, che ha visto passare la denominazione dai 250 ettari di fine anni ’90 ai 1.319 attuali, come si legge sul sito del Consorzio, ha chiesto alla Regione Toscana “la concessione di 120 ettari di nuova superficie rivendicabile destinati alla denominazione Bolgheri tipologie rosso e di 70 ettari destinati alla denominazione Bolgheri tipologie bianco”. Numeri importanti, con un aumento che, se venisse concesso, vorrebbe dire oltre il 10% in più di vigneti rivendicabili sotto la denominazione.
Che, eventualmente, andrebbero a beneficio delle “aziende agricole già costituite alla data del 31 luglio 2018 e con vigneti in conduzione idonei alla rivendicazione della denominazione Bolgheri alla medesima data”, ma anche, si precisa “le aziende che non detengono superficie rivendicabile alla data di presentazione della domanda”, come si legge nel Bollettino Ufficiale della Regione Toscana del 6 febbraio 2019. Ma, al di là dei tecnicismi, e del fatto che la richiesta venga accolta o meno, si tratta di un segnale importante, con una delle denominazioni più performanti del vino di Toscana e d’Italia che chiede la possibilità di crescere riaprendo, di fatto, il proprio Albo dei Vigneti.
Una via che, stando ai rumors intercettati da WineNews, starebbero pensando di seguire altre importanti denominazioni di una delle Regioni del vino più rilevanti del Belpaese. Con la Regione Toscana che, peraltro, avrebbe invitato tutti i Consorzi a buttare giù dei piani di programmazione triennali,
basati su dati oggettivi e rilevabili, proprio per arrivare all’obiettivo finale, che è l’equilibrio del mercato. Con tutte le proposte avanzate su cui, in ogni caso, l’ultima parola spetta proprio alla Regione stessa.

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